Firme false alle regionali 2013, le minoranze invocano le dimissioni
I consiglieri di Democrazia popolare a Palazzo San Giorgio, Francesco Pilone e Marialaura Cancellario, sono intevenuti sulla questione delle firme relative alle regionali 2013. Dopo il patteggiamento del presidente del Consiglio Michele Durante e l’assessore Salvatore Colagiovanni Pilone e Cancellario hanno invocato le dimissioni degli stessi.
“Il senso delle istituzioni – dicono i rappresentanti di Democrazia Popolare – pretenderebbe che i colleghi si dimettessero dai rispettivi ruoli ricoperti. Nel caso dell’assessore – hanno rimarcato i consiglieri – la cosa implicherebbe la presa di responsabilità in carico al rapporto fiduciario con il sindaco. Mentre il presidente del Consiglio Durante, in virtù dell’altissimo ruolo istituzionale che ricopre, ma soprattutto perché persona intelligente, dovrebbe procedere ad un’attenta analisi seria e responsabile, al fine di addivenire ad una giusta decisione senza che nessuno glielo chieda”.
Sulla vicenda anche l’intervento del Movimento 5 Stelle. Per i pentastellati di Palazzo Città “deve essere lasciata alla loro coscienza l’eventuale decisione di lasciare l’incarico, fermi nella convinzione che chi rappresenta i cittadini debba essere d’esempio sempre, a maggior ragione per il rispetto della legge. Mentre ribadiamo – dicono ancora i pentastellati – esserci motivi e responsabilità politiche molto più rilevanti perché l’intera maggioranza ponga fine a questa amministrazione, così come abbiamo rilevato tempo fa in conferenza stampa a proposito dell’inefficienza del settore Lavori Pubblici, l’immobilismo in Urbanistica, senza risparmiare Commercio e Cultura. La vicenda giudiziaria per le firme false dovrà fungere da monito per partiti e movimenti affinché – concludono – le procedure elettorali vengano rispettate da tutti, diversamente da quanto è stato accertato più volte. Perché una cosa è sbagliare, un’altra è barare”.