Filippo Monaco sulla vigilanza armata: “Inaudite le difficoltà nel garantire la sicurezza alle sedi della Regione”
Tra i tanti problemi che la Regione Molise deve affrontare con urgenza si presenta anche quello della vigilanza armata presso le proprie sedi.
“È inaudito che un Ente quale la Regione possa avere così tante difficoltà a garantire la sicurezza presso le proprie sedi – afferma il consigliere regionale Filippo Monaco che, su questo argomento, ha presentato un’interrogazione urgente – considerato che la vigilanza armata presso i siti sensibili è regolamentata da un decreto del Ministero dell’Interno”.
Monaco aggiunge nella nota stampa: “Il 20 ottobre prossimo è stato annunciato lo sciopero da parte dell’istituto di vigilanza presente presso le sedi della Giunta perché le fatture non sono state pagate e, di conseguenza, le guardie giurate non percepiscono l’intero stipendio da molto tempo. Per questo, a partire dal prossimo primo novembre, non presteranno più servizio. Per le sedi del Consiglio la situazione non è migliore perché il bando di gara elaborato a maggio è stato modificato a luglio ed è stato infine impugnato dall’Istituto che attualmente presta servizio in via Colitto e in via IV novembre che ne chiede l’annullamento in autotutela”.
Le motivazioni addotte per tale richiesta riguardano i criteri di assegnazione del punteggio che sembrerebbero elaborati al fine di favorire uno degli Istituti concorrenti in quanto si attribuisce un maggior punteggio a chi possiede una struttura aziendale nella Provincia di Campobasso, può contare su guardie Giurate dotate di attestato di Addetto al Pronto Soccorso e Addetto all’Antincendio nonché istituti in possesso di una certificazione volontaria relativa agli standard internazionali di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.
“Ho l’impressione – continua il consigliere Monaco – che si abbia l’intenzione di scherzare con il fuoco. Innanzitutto perché si pensa di non rinnovare il servizio di vigilanza presso la sede di via Colitto, dove sono ubicati gli uffici amministrativi del Consiglio e quindi dove sono custoditi tutti i documenti di maggiore rilevanza, soprattutto alla luce del fatto che in questi giorni sembra essere stato trovato un accordo vantaggioso per le casse regionali e che, di conseguenza, non sarebbe più necessario il trasferimento. Per gli uffici della Giunta non mi sembra ci sia stato, finora, nessun atto finalizzato alla soluzione del problema della vigilanza con il rischio di lasciare scoperti anche quegli uffici. La soluzione potrebbe essere quella di chiedere la presenza di uomini delle forze dell’ordine, ma ritengo che si tratterebbe di uno sforzo irrispettoso delle attuali necessità di sicurezza sociale”.