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Festa di Carnevale per i ragazzi del centro diurno di Bojano

Vestiti da clown, da Pocahontas. E poi con gli occhialoni e le orecchie da Topolina. Hanno voluto festeggiare così questa mattina i ragazzi del centro socio-educativo diurno di Bojano, affidato alla cooperativa Sirio.

Negli accoglienti locali di palazzo Colagrosso, che hanno decorato con i loro lavori, hanno salutato il Carnevale a suon di musica, balli e tanto divertimento. E ovviamente degustando le leccornie che famiglie e operatrici hanno realizzato in vista della grande festa di Carnevale.

I preparativi sono iniziati presto: i ragazzi si sono truccati e vestiti con maschere e costumi cuciti a mano da loro e dalle operatrici nei giorni scorsi. Un vero tripudio di colori e di maestria sartoriale. I preparativi per la festa sono stati una parte delle attività che il centro offre tutti i giorni dal lunedì al venerdì. All’interno della struttura vengono organizzati laboratori di manualità (dalla pittura al decoupage), di canto e persino di cucina. Le operatrici ne inventano di ogni genere: dalle lezioni all’aperto, complice la presenza del parco di Palazzo Colagrosso proprio alle spalle della struttura, alle scampagnate. Per alcuni dei ragazzi del centro anche uscire per andare a mangiare un gelato è un’esperienza che crea allegria e che non possono ripetere spesso.

“Il fatto di stare tutti insieme, di collaborare per realizzare un oggetto oppure per organizzare un evento come la festa di Carnevale è di forte stimolo per tutti. L’imitazione degli altri e l’interazione con noi operatrici e tra i ragazzi permette loro di crescere e di sviluppare nuove competenze che altrimenti in famiglia sarebbero difficili da mettere in atto” spiega Roberta Scarano, assistente sociale e coordinatrice del centro, del quale fanno parte l’educatrice Karim Martone, l’operatrice Marina Barile e l’OSS Rita Mastroianni.

E’ un piacere stare con questi ragazzi – ha commentano l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bojano, Anna Carmen Perrella -. Mi sono resa conto che pochi conoscono il centro e le sue finalità. E’ un importante luogo di aggregazione per questi giovani e di sostegno alle famiglie. Regala tanta gioia stare qui, vedere come si adoperano per abbellire le stanze, siano impegnati in attività che li aiutano a crescere. Mi piacerebbe – e lavoreremo per questo – una maggiore collaborazione e interazione con il resto della collettività e delle associazioni. Questo non è un ghetto, ma un luogo bello e attivo sul quale investire”.

Redazione

CBlive

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