Eolico in Basso Molise, interrogazione Federico (M5S) alla impianto Camera: “Draghi fermi l’tra San Martino e Rotello”
“Lo sviluppo del Paese deve necessariamente passare per il bilanciamento tra transizione ecologica e tutela del paesaggio, tra produzione energetica e microeconomia locale. Per questo ritengo che il presidente del Consiglio dei ministri debba valutare seriamente di bloccare il progetto dell’impianto eolico tra San Martino in Pensilis e Rotello”.
Così Antonio Federico, deputato del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente alla Camera, che ha presentato una interrogazione al presidente Mario Draghi.
“Al momento – spiega il parlamentare – è in corso di autorizzazione il progetto da 48 megawatt e 12 aerogeneratori oltre alle relative opere di connessione che ricadranno tra i comuni di San Martino e Rotello, in provincia di Campobasso.
Questo vuol dire installare pale alte oltre 200 metri in una zona che già accoglie un impianto eolico e che quindi rischia di soffrire un effetto cumulo a danno dell’ambiente, del paesaggio e del sistema produttivo locale dato che parliamo di un’area di particolare pregio anche per la produzione agricola.
Per giunta il progetto ha registrato i pareri contrastanti dei ministeri competenti, quelli alla Transizione ecologica e ai Beni culturali, quindi ora la questione è ferma presso il Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
“Per questo – continua il parlamentare – ho depositato una interrogazione indirizzata al presidente Draghi, condivisa e sottoscritta da colleghi anche del PD.
Vogliamo sapere se il governo è a conoscenza di quanto sta accadendo, ma soprattutto riteniamo che il Governo debba valutare lo stop al progetto, quindi dare priorità alle peculiarità paesaggistiche e ambientali, tutelando le pregiate produzioni agricole della zona.
L’interrogazione, inoltre, è anche un modo per chiedere al Governo la chiarezza che da anni la Regione non garantisce sull’intero settore delle energie rinnovabili. In Molise manca l’atto di attuazione del Piano energetico approvato ormai cinque anni fa, mentre il Piano paesaggistico non è stato approvato nonostante un preciso impegno del presidente Toma ottenuto dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale. In pratica in Molise manca qualsiasi atto di indirizzo che definisca dove, come e quando poter installare impianti da fonti rinnovabili.
La transizione ecologica – termina Federico – è il futuro e va promossa con convinzione, ma sempre tenendo ben presenti vocazioni e particolarità di un territorio”.