Egam, il Tar accoglie i ricorsi dei Comuni e annulla i provvedimenti della Regione. Soddisfatti gli avvocati Romano e Zezza

La conferenza stampa per dire no all'istituzione dell'Egam
La conferenza stampa per dire no all’istituzione dell’Egam

Con sentenze numero 5 e 6 del 2017, depositate oggi 12 gennaio, il Tar Molise ha accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Margherita Zezza, Giuseppe Ruta e Massimo Romano nell’interesse di numerosi comuni molisani (comuni di Campodipietra, Montefalcone del Sannio, Busso, Sant’Agapito, Sepino, Bonefro, Belmonte del Sannio, Campochiaro, San Polo Matese, Roccamandolfi, Pescolanciano, Acquaviva d’Isernia, Civitanova del Sannio, Guardiaregia e Cantalupo del Sannio) ed annullato tutti gli atti con i quali la Giunta Regionale del Molise aveva disposto, con la delibera di Giunta regionale numero 285 del 15 giugno 2015, sia la costituzione dell’Egam (Ente di Governo dell’Ambito del Molise per il Servizio Idrico) sia la obbligatoria partecipazione/adesione a tale struttura di tutti i comuni molisani.

Una scelta, quella della Regione che era stata subito contestata da più parti, sia per la procedura seguita che aveva estromesso il Consiglio regionale, sia per il contenuto, posto che, ad avviso di molti e degli stessi comuni ricorrenti, era stata adottata, per la gestione di un servizio strategico quale quello idrico, una soluzione organizzativa che non appariva condivisibile sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista erariale, con evidenti rischi di disfunzioni e di maggiori spese anche e soprattutto per le piccole realtà territoriali.

A fronte di tali censure il Tar ha annullato i provvedimenti della Regione ritenendo, innanzitutto, che una scelta così strategica, concernente non solo l’organizzazione dell’Egam, ma anche la sua attività, il suo funzionamento e la governance dell’ente governo dell’Ambito non poteva di certo essere assunta dalla Giunta, risultando, invece statutariamente riservata al Consiglio Regionale, illegittimamente estromesso da tale decisione.

   Pertanto, “ravvisata l’incompetenza della Giunta regionale essendo la materia attratta nell’ambito delle prerogative del Consiglio che non ha ancora esercitato il relativo potere” il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi e non solo ha annullato il provvedimento a monte (la delibera 285, con la quale è stato istituito l’ente Egam ed il relativo disciplinare), ma anche disposto la caducazione di tutti gli altri “provvedimenti a valle impugnati con i motivi aggiunti”, ovvero i decreti presidenziali volti ad imporre l’adesione coattiva dei comuni.

“In breve, tutto da rifare”, il commento degli avvocati Massimo Romano e Margherita Zezza.

Redazione

CBlive

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