Don Antonio Arienzale, parroco di Sepino, è il nuovo vicario generale dell’arcidiocesi Campobasso-Bojano
È don Antonio Arienzale, parroco di Sepino, il nuovo Vicario generale della Curia arcivescovile di Campobasso nonché Moderatore di curia. Lo ha annunciato l’arcivescovo di Campobasso –Bojano mons. GianCarlo Bregantini nel corso dell’ultimo ritiro annuale del Clero diocesano svoltosi il 28 dicembre 2016 presso Villa di Penta –“Figlie dell’Amore Misericordioso”- a Matrice (CB).
Dopo aver consultato il clero diocesano e secondo l’orientamento di preferenza verso don Antonio Arienzale, gradito a tutti per le sue qualità e testimonianza, e dopo aver consultato lo stesso don Arienzale e sentito il parere di don Nuzzi il vescovo di Campobasso ha scelto il nuovo Vicario Generale nella persona di don Antonio Arienzale. «Lo affido al Signore. E’ un dono per me come vescovo e per tutti noi, per le sue doti. Dolce e forte insieme, chiaro ed austero, testimone credibile, capace di tanto ascolto. Sarà vicino a tutti noi per le sue be note capacità relazionali. Accolgo ben volentieri i suggerimenti del clero, lieto di camminare con lui e con voi tutti, in stile perfettamente sinodale». Don Arienzale nasce a Sepino e viene ordinato presbitero il 17 -7 1976. Attualmente ricopre in diocesi l’incarico come Direttore dell’Ufficio Missionario. Il nuovo vicario generale, succede a don Giuseppe Nuzzi che, nominato dal vescovo, era in carica dal 2009.
«Il grazie commosso e affettuosissimo va a mons. Giuseppe Nuzzi, parroco di Gambatesa, che per motivi di salute lascia l’incarico di Vicario. Ne sono molto rammaricato- ha spiegato commosso il vescovo Bregantini- sento una immensa riconoscenza per tutto il suo zelo, puntualità, sacrificio. Grande è stata la sua passione per la diocesi, comprovata esperienza, complementarietà con cui abbiamo ben lavorato insieme».
Secondo quanto prescritto nel Codice del Diritto Canonico –costituzione gerarchica della Chiesa- e nello specifico sulla struttura interna delle Chiese Particolari (Cann. 460 – 572) al n° 479 – §1. «Al Vicario generale compete, in forza dell’ufficio, la stessa potestà esecutiva su tutta la diocesi che, in forza del diritto, spetta al Vescovo diocesano, la potestà cioè di porre tutti gli atti amministrativi, ad eccezione di quelli che il Vescovo si è riservato oppure che richiedono, a norma del diritto, un mandato speciale del Vescovo».
In quanto Moderatore di Curia, il Vicario Generale ha, nella curia diocesana, la specifica funzione di coordinare le questioni amministrative e garantire l’unitarietà d’azione.