Decreto Sicurezza, la mozione del PD in Consiglio regionale per impugnarlo alla Corte Costituzionale
La Regione Molise impugni dinanzi alla Corte Costituzionale il Decreto Sicurezza. Ovvero il Decreto Legge numero 113 del 4 ottobre 2018, convertito nella legge 132 il 1° dicembre 2018 e concernente: “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’Interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”.
Questo il monito dal quale nasce la mozione presentata dal PD in Consiglio regionale.
“Ancora una volta, – commenta infatti la consigliera Fanelli – stamattina ci svegliamo con l’Italia ostaggio di un Governo disumano e allo sbando e di due Ministri della Repubblica, Salvini e Di Maio, che prendono a pretesto la triste sorte dei 47 migranti a bordo della nave Sea Wacht, per acuire le tensioni internazionali e nazionali. Di Maio che continua a prendersela, nessuno ha ancora capito perché, con la Francia, Salvini con le Procure che chiedono il suo rinvio a giudizio per la crudeltà e illegalità culminata nel sequestro dei disperati a bordo della nave Diciotti. E mentre l’Italia affonda sempre più nella recessione economica e sociale, continuano ad attaccare tutto e tutti, ad individuare quotidianamente “nemici della Patria”, assumendo comportamenti sempre più incostituzionali.
Salvini, Ministro degli Interni, accetterà come tutti i comuni cittadini di difendersi in giudizio e non solo su Facebook, sobillando le persone contro i magistrati che applicano le leggi dello Stato?
E Di Maio, per una volta, sarà coerente con quanto da sempre affermato (e spesso urlato) nel votare contro l’immunità, che rappresenta l’unica via di scampo per Salvini di evitare un doveroso e legittimo processo?
E la Regione Molise, cosa ha intenzione di fare sul cosiddetto Decreto Sicurezza che sta gettando per strada migliaia di profughi, donne e bambini compresi, con il preciso obiettivo di aumentare la disperazione e l’insicurezza sociale?”
“Per questo, – conclude la Fanelli – per dare al Consiglio Regionale l’opportunità di discutere delle cose più gravi ed importanti che stanno succedendo in Italia, e soprattutto per chiedere di bloccare una legge pericolosa e dannosa”.