Decreto sicurezza al centro del vertice romano dell’Anci, anche Battista a Roma
Programmazione delle aree vaste e decreto sicurezza i temi delle riunioni dell’Anci che si sono tenute oggi a Roma e alle quali ha partecipato il sindaco di Campobasso Antonio Battista, insieme ai colleghi di tutta Italia.
Occasione importante, per i vertici delle amministrazioni di qualunque schieramento politico, per confrontarsi sul decreto sicurezza verso il quale è stata espressa unanime contrarietà sulla parte che riguarda i Comuni per le probabili ripercussioni sull’ordine pubblico e sull’aumento delle spese per il mantenimento dei minori nelle strutture di accoglienza. Sindaci compatti, dunque, su una legge che fa molto discutere, ma compatti anche nell’esprimere vicinanza al presidente Decaro per gli importanti traguardi raggiunti nel corso del suo mandato e per il fondamentale impegno nella mediazione che ha permesso all’Anci di ottenere preziosi risultati.
Oggi a Roma Decaro non ha espresso alcuna contrarietà verso il Governo, puntualizzando che il suo ruolo è difendere gli interessi dei Comuni. Tanti però, nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle amministrazioni che hanno stigmatizzato l’atteggiamento offensivo del ministro Salvini nei confronti dei sindaci. “Un atteggiamento non più tollerabile quello del vicepremier”, ma dalla riunione è emersa chiaramente la posizione dell’Anci: rispettare la legge. “Certo – è stato detto – occorre lavorare nella contingenza, ma non si può perdere di vista il quadro generale e non osservare il decreto in chiave storica”.
Un decreto sicurezza che inciderà pesantemente sui bilanci dei Comuni, soprattutto su quelli di area vasta, che fanno da collettori dei centri più piccoli. Alcuni interventi sono stati incentrati sugli esigui numeri di rimpatri, numeri che derivano dalla mancanza di relazioni internazionali che, invece, sarebbero state fondamentali per affrontare seriamente la problematica e raggiungere i risultati sperati. Intanto non si ferma la volontà dei sindaci di proseguire il dialogo, sul decreto, con il Governo che avverrà anche tramite un gruppo di lavoro creato ad hoc, così come anticipato nel documento inviato alla stampa qualche giorno fa.
Non trascurabili, infine, le richieste dei sindaci di far slittare l’approvazione dei bilanci a marzo al fine di offrire alle amministrazioni un po’ più di tempo per elaborare al meglio i documenti economici, impresa sempre più complicata.