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Crediti commerciali della Regione Molise, Fanelli (PD): “Errata la Delibera della Giunta, va ritirata in autotutela”

La Giunta regionale ha approvato la delibera numero 48 del 29 gennaio 2024 avente ad oggetto gli “indirizzi per la definizione e l’attuazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 460 della legge n. 213 del 30 dicembre 2023, recante “bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio”.

Con la stessa, è stato approvato il “Piano di rilevazione dei debiti commerciali alla data del 31 dicembre 2023 – Avviso ai creditori” e lo schema di “Istanza di ammissione al piano di rilevazione dei debiti commerciali ex art. 1, comma 460, della legge di Bilancio 2024”, allegato sub lett. B).

Tutti i creditori – afferma la delibera – che ritengano di averne diritto, sono tenuti a presentare una specifica domanda, entro il perentorio termine di 60 (sessanta) giorni dalla pubblicazione dell’Avviso, stabilendo che la mancata presentazione della domanda da parte dei creditori nei termini su indicati determina l’automatica cancellazione del credito vantato.

“La Giunta del Molise ha però agito in attuazione di una legge dello Stato sbagliata, la 213/2023, – il commento della consgiliera regionale, Micaela Fanellicon una procedura molto più restrittiva di quella ordinaria ai Comuni in dissesto finanziario, dichiarata lesiva dei diritti dei cittadini dalla Prima Sezione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con sentenza del 18 gennaio 2024.

Alla luce della decisione della Corte di Bruxelles, l’invito alla Regione Molise, onde evitare lunghi e costosi ricorsi, è quello di revocare in autotutela la DGR 48/2024, verificare la legittimità della procedura adottata e, se in contrasto con la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, modificarla e assicurare a tutti i creditori della Regione i propri diritti. Contemporaneamente, agendo nei confronti del Governo nazionale affinché modifichi la procedura contemplata nella legge 213/2023, dichiarata lesiva dalla Corte”.

“Un atto indispensabile – conclude Fanelli – non solo per riallineare la legislazione nazionale e regionale ai principi europei, ma anche e soprattutto nell’interesse e nel rispetto dei diritti e della dignità dei creditori della Regione Molise”.

Redazione

CBlive

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