Covid, dopo gli assembramenti a Milano insorge il settore matrimoni. Federmep: “Assurdo consentire feste per scudetto ma non eventi”
“Ieri a Milano si è celebrata la resa dello Stato. La festa per lo scudetto dell’Inter a cui hanno partecipato 30mila persone è stata di fatto consentita mentre non si autorizzano eventi privati – matrimoni e non solo – ben più piccoli, organizzati in ogni dettaglio e supervisionati da professionisti nel rispetto delle linee guide. Evidentemente il calcio ha una legislazione tutta sua. Dobbiamo forse suggerire agli sposi e agli invitati di indossare una maglietta della squadra del cuore?”.
Questa la provocazione di Serena Ranieri, presidente di Federmep, associazione che rappresenta imprese e professionisti del settore matrimoni ed eventi privati.
“È l’ennesima discriminazione ai danni del mezzo milione di persone che operano nel nostro settore, ferme da 14 mesi e senza certezze per il futuro. L’indefinititezza della legge, inoltre, sta creando anche interpretazioni contrastanti dei divieti, con la conseguenza che feste si sono tenute e si terranno. Eventi spesso privi di organizzazione e quindi con minor garanzia di rispetto delle norme. Il governo comprenda che far ripartire le cerimonie e le feste non solo ridarebbe fiato a imprenditori allo stremo delle forze ma darebbe anche maggiori garanzie sul rispetto delle norme a tutela della salute”, conclude Ranieri annunciando che nella giornata odierna i ministeri dello Sviluppo economico, della Salute e degli Affari regionali e i presidenti delle Regioni hanno ricevuto un appello motivato per la ripartenza in sicurezza.