Cotugno, in occasione del Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate: “Fondamentale custodire la memoria”
In occasione del Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, ha dichiarato: “La ricorrenza del 4 novembre è l’unica Festa nazionale ad aver attraversato indenne gli sconvolgimenti politici e culturali dell’ultimo secolo. Questo perché fondamentalmente custodisce la memoria della fine di un sanguinoso conflitto in cui realmente gli italiani si erano uniti, trovandosi fianco a fianco nelle trincee, per fronteggiare il dramma della guerra. Proprio nel fango di quelle trincee, dicono gli storici, gli italiani maturarono, insieme, quell’orgoglio di nazione unificata proveniente dai moti risorgimentali che diede loro il diritto ad una vittoria onorevole. Una vittoria che giungeva appena dopo la battaglia di Vittorio Veneto, “lavando” l’umiliazione di Caporetto. E allora il 4 novembre può essere oggi più che mai un paradigma per le battaglie che stiamo affrontando, certo non sanguinose come quelle della Grande Guerra, ma sicuramente difficili e complesse come quelle svolte per fronteggiare la crisi economico-sociali più difficile dell’età repubblicana. Dopo “la Caporetto” di 7 anni di crisi, di un aumento importante della pressione fiscale, di provvedimenti impopolari, di antipolitica e di scandali per malaffare e per corruzione in alcuni gangli delle istituzioni, è giunto il tempo di una nuova “Vittorio Veneto”, di una riscossa che parta dall’orgoglio nazionale, dal sapere che siamo parte di un popolo forte, antico, coraggioso e onesto, per giungere, in un clima di unità e di concordia, alla costruzione di un domani più giusto, più libero e più democratico. Il Molise proprio in questi giorni sta dando un esempio di unità e concordia che va incoraggiato e sostenuto da tutti. Proprio ieri sera l’intero Consiglio Regionale, senza distinzioni tra partiti o forze di maggioranza e minoranza, si è trovato unito e concorde nel sostenere la difesa dell’autonomia regionale, nel chiedere il mantenimento del presidio dello stato sul territorio, nell’affermare i diritti dei molisani a scrivere autonomamente, e in piena libertà e sicurezza, le prossime pagine del libro della loro storia. Un’unità e una concordia che come Presidente del Consiglio Regionale ho potuto riscontrare, e quindi confermare proprio ieri, incontrando gli operai della GAM, di tutti gli esponenti consiliari di voler ritenere assolutamente prioritario il problema del lavoro, della garanzia dell’occupazione in ogni famiglia del Molise. Un’unità e una concordia che mi auguro si trovi nelle scelte importanti e strategiche che dovremo andare a compiere come Consiglio Regionale nell’immediato futuro per il bene del Molise e dei suoi abitanti, ciò, ovviamente, nel rispetto dei ruoli, delle specificità e delle sensibilità, oltre che dei mandati avuti dai cittadini”.