Contrasto alla violenza di genere, in Molise definito il sistema integrato dei servizi sul territorio
Il presidente Toma: "Ora i percorsi rosa nelle Aziende ospedaliere"
Recepimento del decreto del Consiglio dei ministri 24 novembre 2017 che detta ‘Linee di indirizzo nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza’ e approvazione del ‘Programma attuativo per la realizzazione e la gestione degli interventi e dei servizi per il contrasto alla violenza di genere’: sono le due delibere della Giunta regionale del Molise finalizzate a consolidare e implementare gli interventi e i servizi in favore delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori. Circa 230 mila euro le risorse disponibili.
“Il DCM del 24 novembre scorso – spiega il presidente Toma – definisce un intervento adeguato e integrato nel trattamento delle conseguenze fisiche e psicologiche che la violenza maschile produce sulla salute della donna e ne assicura una tempestiva presa in carico. Ora, dopo il recepimento da parte della Regione Molise, l’ASReM potrà rapidamente attivare, all’interno delle Aziende ospedaliere di Campobasso, Isernia e Termoli,‘percorsi rosa’ ad hoc costituiti da personale e spazi dedicati all’accoglienza delle donne vittime di violenza al fine di assicurarne l’accompagnamento in un processo integrato di reinserimento e di inclusione”.
«Con il secondo provvedimento – prosegue il governatore – viene, di fatto, completata la rete dell’offerta territoriale con la realizzazione di altri due Centri antiviolenza a Termoli e Isernia, che vanno ad aggiungersi alle strutture già operanti a Campobasso, la Casa rifugio e il Centro antiviolenza. Per garantire una copertura adeguata in tutte le aree della regione, abbiamo scelto di affidare la gestione delle azioni agli Ambiti territoriali sociali, quello di Campobasso farà da capofila».
“La nostra scelta – conclude il governatore – è stata quella di attivare e di consolidare misure finalizzate sia alle presa in carico delle donne interessate che all’attuazione di percorsi di accompagnamento all’autonomia attraverso azioni di integrazione lavorativa e di ricerca di soluzioni abitative”.