Consumo moderato di alcol, interrogazione di Patriciello alla Commissione europea
Un appello alla Commissione Europea per chiedere di effettuare test scientifici indipendenti che dimostrino quanto un consumo moderato e responsabile di alcol durante i pasti possa avere effetti benefici sulla salute. È quanto si legge nell’interrogazione parlamentare presentata alla Commissione europea da sette europarlamentari italiani: un’iniziativa “trasversale”, promossa dall’eurodeputato molisano Aldo Patriciello con il sostegno di Lara Comi, Salvatore Cicu e Innocenzo Leontini del Partito Popolare Europeo; Andrea Cozzolino per i socialisti e democratici; Raffele Fitto e Remo Sernagiotto dei Conservatori e riformisti europei.
“Esistono evidenze consistenti – scrivono gli eurodeputati nell’interrogazione – sull’associazione inversa tra il consumo alcolico moderato e le malattie cardiovascolari e la mortalità”. Da qui la richiesta alla Commissione Ue di promuovere “studi di intervento a lungo termine sul consumo moderato di alcol, dove sia garantita l’indipendenza dei ricercatori, dei protocolli di studio e delle analisi statistiche, senza influenza di soggetti economicamente interessati”.
“In effetti – spiega Patriciello – la Commissione europea è sempre più pericolosamente orientata verso un approccio miope di dissuasione totale della popolazione al consumo di alcol equiparando, in termini di danni per salute umana, il consumo di alcol a quello di tabacco. È chiaro – prosegue l’eurodeputato molisano – che bisogna evitare qualsiasi abuso. E tuttavia non si possono ignorare i risultati dei recenti studi che hanno dimostrato come un uso moderato e responsabile di alcol durante i pasti non solo non sia nocivo per la salute ma anzi riduca il rischio di malattie cardiovascolari”.
“È per questo – conclude Patriciello – che insieme ad altri colleghi ho ritenuto opportuno esortare la Commissione affinché lanci dei trial scientifici che, in maniera autorevole e indipendente, possano confermare l’impatto positivo di un consumo moderato di alcol sulla salute e possano orientare la Commissione stessa verso un approccio meno proibizionista basato su un’informazione corretta e consapevole”.