Il Comune di Campobasso apre le porte alle scuole, non solo a quelle italiane
Il Comune di Campobasso apre le porte alle scuole, e non solo a quelle italiane. Tre appuntamenti oggi per il sindaco Antonio Battista, l’assessore alla Cultura Emma de Capoa e il presidente del Consiglio Michele Durante.
Il primo nella sala della Costituzione della Provincia dove i ragazzi del Liceo Galanti e del Liceo Scientifico Mario Pagano hanno organizzato la giornata conclusiva – con il supporto della dottoressa Carmela Basile di Palazzo Magno che ha fatto da raccordo tra i ragazzi e le istituzioni – del progetto “A scuola di Open Coesione”.
Progetto che ha acceso un faro sulla necessità di accrescere le politiche di coesione, appunto, tra i piccoli comuni “Che nei prossimi anni – ha detto il sindaco Battista – dovranno promuovere ancora di più forme di aggregazione per offrire servizi di qualità alla popolazione e per creare una rete capillare sul territorio”.
Secondo appuntamento della mattinata è stato con i bimbi della scuola dell’infanzia “Collodi” che dopo essere stati accolti nella sala consiliare, dove hanno chiesto al primo cittadino una città più verde, hanno visitato le stanze di rappresentanza di Palazzo San Giorgio.
La mattinata si è conclusa con la visita in Municipio dei ragazzi del Liceo Galanti accompagnati da una scolaresca del Liceo di Chalons-en-Champagne, cittadina nel Nord della Francia. Diversi i temi di attualità trattati nel corso dell’incontro.
“Negli ultimi tempi – ha detto il sindaco Battista – si presta purtroppo molta attenzione ai problemi finanziari e poca alla salvaguardia degli interessi delle persone, delle famiglie, dei lavoratori e degli immigrati. Occorre invece impegnarsi tutti per coltivare al meglio sentimenti di solidarietà e integrazione, e proprio nel segno dell’integrazione spero che la città sia stata ospitale con voi”.
“Benvenuti a Campobasso – le parole del presidente del Consiglio Michele Durante – sono felice che in città arrivino ragazzi da altre realtà e che possano apprezzare la nostra ospitalità. L’Europa ci dice di intraprendere degli scambi culturali che servono per essere più preparati dei nostri genitori e dei nostri nonni. In questo periodo segnato dal terrorismo è purtroppo molto difficile girare anche nei Paesi sicuri, come quelli europei. Abbiamo visto, con estrema amarezza, quanto accaduto in Belgio e Francia. Spetta a noi amministratori, alla politica, far riappropriare la popolazione di quella libertà di visitare liberamente tutte le città del mondo senza sentirsi addosso la minaccia di possibili attacchi terroristici. Tocca a noi garantire a voi giovani questa sicurezza per farvi vivere una vita migliore e più sicura”.
“È molto bello sapere che avete intrapreso questo percorso interculturale – le parole dell’assessore de Capoa – tocca a voi, in futuro, abbattere le barriere e fare in modo che questo percorso possa essere esteso ai giovani meno fortunati di voi, come i rifugiati politici e i richiedenti asilo. Insieme all’assessorato alle Politiche sociali abbiamo intrapreso un percorso di inclusione rivolto agli ospiti immigrati presenti a Campobasso per abbattere ogni forma di discriminazione”.