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Come tutelare la privacy online

La privacy on line, per quanto possibile, è un qualcosa che va difesa con le unghie e con i denti. Questo perché, comunque, non si sa mai i nostri dati a chi vanno, chi li legge e, soprattutto, come vengono utilizzati.

Nel corso di questi ultimi anni, infatti, abbiamo come la scarsa protezione dei nostri dati personali ha fatto sì che potessimo essere spiati in maniera agevole. Nella migliore delle ipotesi, per propinarci le classiche pubblicità mirate.

Nella peggiore, magari per sapere i nostri usi e consumi. Noi, però, qualcosa possiamo fare. Ecco cosa.

Usare una VPN

È il consiglio ‘madre’ per chi naviga online. Viene usato anche per vedere Hulu Italia che, nel nostro paese, non è ancora disponibile. Per farla breve, Hulu è una sorta di Netflix meno famoso.

Perché è possibile fare ciò con la VPN? Perché, senza andare troppo nel dettaglio che magari non ti può interessare troppo, con la VPN noi possiamo ‘simulare’ di essere in un altro posto rispetto a quello dove siamo realmente.

Sì, è proprio la VPN ciò che usano coloro che sono in Cina e utilizzano lo stesso Facebook e Instagram. Magari, ‘simulano’ che sono negli Stati Uniti appoggiandosi a uno dei server che la VPN mette a disposizione.

Inoltre, con la VPN c’è una sorta di ‘muro’ che protegge i tuoi dati e la tua navigazione. Vengono, infatti, ‘schermati’ da possibili ingressi indesiderati e, quindi, per questo magari puoi vedere amici che guardano Netflix americano nel Bel Paese o, comunque, Hulu in Italia, giusto per riprendere l’esempio precedente.

I wifi liberi sono facilmente intercettabili

Il titolo del paragrafo è un po’ allarmistico per farti drizzare un po’ le antenne e mettere l’accento sulla scarsa sicurezza, in generale, dei wi-fi liberi che trovi sugli autobus privati o nelle piazze.

Occhio: non vuol dire che ogni volta che navighi le persone possono entrare nella tua navigazione. Però, comunque, la ‘schermata’ che hai con la VPN in questo caso è solo un lontano ricordo e dovrai prestare particolare attenzione.

Il consiglio è quello di usare i wi-fi pubblici il meno possibile e solo quando è strettamente necessario. Anche perché, comunque, oggi le connessioni mobili sono mediamente veloci e spesso non c’è il bisogno di appoggiarsi a un’altra rete.

Non dare subito tutti i tuoi dati

Fortunatamente questa è una cosa che non si fa più a cuor leggere. Quando internet si è cominciato a diffondere, soprattutto le persone un po’ più avanti con l’età, appena vedevano una occasione lasciavano tutti i propri dati.

Per poi ritrovarsi con virus, ricatti di persone entrate nei loro dispositivi o ‘bombardamenti’ di pubblicità che, alla lunga, infastidiscono.

Ecco, ogni volta che devi dare i tuoi dati, pensaci molto e valuta se il sito è affidabile. Del resto, così come a uno sconosciuto non daresti mai il tuo numero di cellulare, perché al primo sito che capita dici perfino il tuo indirizzo di casa? È un controsenso che va stroncato all’istante.

                 

Redazione

CBlive

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