Colletorto, il 18 febbraio la presentazione dell’ultimo libro di don Mario Colavita
Sarà presentato giovedì 18 febbraio nella Chiesa di Sant’Alfonso de Liguori a Colletorto, l’ultimo libro di don Mario Colavita dal titolo: La Pratica della Via Crucis: Teologia, storia e tradizione. La presentazione del volume, con inizio alle 18.30 sarà tenuta dal vescovo di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, con l’intervento dal titolo: “L’anno della misericordia e il cammino della croce: dalle sue piaghe siamo stati guariti”.
Il testo di don Mario ripercorre la storia della formazione della Via Crucis fino ai nostri giorni. In modo particolare, l’autore prende in esame le 14 tele di Paolo Gamba, custodite nella Chiesa di S.Alfonso a Colletorto.
La pratica della Via Crucis è una delle forme di pietà più radicate e praticate nel popolo di Dio. Questa pia pratica nasce per ricordare il cammino doloroso che Gesù fece dal pretorio fino al luogo della crocifissione. In questo “pellegrinaggio” Cristo soffre ed offre la sua vita per riscattare e salvare il mondo.
L’esercizio della Via Crucis nasce e si sviluppa tenendo presente il cammino doloroso di Cristo a Gerusalemme: dal pretorio al Calvario. La spiritualità popolare, successivamente, aiutata dalla riflessione dei pastori, dai pellegrinaggi in Terra santa, dalle arti figurative ed espressive, dall’Europa medioevale sbarca in Terra santa e dalla terra di Gesù vi torna arricchita in Europa fino alla forma attuale.
La Chiesa, infatti, sa che in ogni episodio accaduto durante quel cammino si cela un mistero di grazia, è racchiuso un gesto di amore per lei. Nella passione c’è il ritratto della Chiesa, contiene importanti insegnamenti sulla sequela cristiana. Il vero discepolo è colui che sa entrare in silenzio nel mistero della passione del Cristo. La Croce mette a nudo le positività e le negatività dei discepoli. L’abbandono, il fuggire, ancora oggi dicono quanta distanza prendiamo dalla passione di Cristo e come il volto della Chiesa sia segnato e macchiato dalle nostre contraddizioni. Il racconto della passione diventa così una parabola della lotta personale della comunità nella storia: mostra quanto costa predicare il vangelo con coerenza.
Nelle Considerazioni ed affetti sovra la passione di Gesù Cristo del 1761 Sant’Alfonso de Liguori, annoterà: “Gesù in croce! Ecco la prova dell’amore di Dio. Ecco l’ultima comparsa che fa su questa terra il Verbo incarnato. La prima fu in una stalla, quest’ultima è su una croce; l’una e l’altra dimostrano la carità immensa ch’egli ha per gli uomini”.
Nel volume vengono proposti quattro schemi di preghiera di Viae crucis. Il primo sulla divina misericordia di S.Faustina Kowalska (1905-1938); il secondo di S.Paolo della Croce (1694-1775); il terzo del teologo Joseph Ratzinger e l’ultimo di san Pio da Pietrelcina (1887-1968).