Coldiretti Molise: “Finalmente la prima Pasqua con la provenienza dell’agnello in etichetta”
Non sarà più anonima la provenienza della carne fresca di agnello, capretto, maiale e volatili grazie all’entrata in vigore, dal primo aprile 2015, in Italia del nuovo Regolamento che impone l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili. E’ questo il risultato della lunga battaglia della Coldiretti per la trasparenza, con la maggioranza degli operatori che si sta già adeguando per rispettare la scadenza già nel fine settimana.
Come evidenzia Coldiretti Molise, “la prossima sarà la prima Pasqua con i primi agnelli e capretti con il luogo di provenienza riportato in etichetta. Per essere certi di portare a casa prodotto al 100 per 100 tricolore – spiegano ancora dalla Coldiretti – occorrerà scegliere la carne con la scritta ‘origine Italia’, poiché sta a significare che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento fino alla macellazione si sono svolte sul territorio nazionale. Una storica novità che giunge dopo gli scandali della carne di maiale tedesca alla diossina venduta in tutta Europa e degli agnelli ungheresi spacciati per italiani”.
Coldiretti Molise sottolinea inoltre come “nelle festività natalizie e nelle tre settimane precedenti la Pasqua si commercializza, in Italia, circa un quarto della produzione annuale di carne di agnello. Il consumatore italiano preferisce acquistare le carni ovine provenienti da animali giovani, come il cosiddetto abbacchio più tenero e dal sapore più delicato, anziché quelle di animali più adulti, che danno carni più ricche di proteine, meno grasse e quindi più digeribili, ad un prezzo più conveniente. La carne ovina di animali più grandi, anche se meno tenera, si può meglio utilizzare per ricette che richiedono un più lungo ed appropriato sistema di cottura”.
Coldiretti Molise rimarca poi “che nella proposta delle carni ovicaprine il Molise è fortemente rinomato, caratterizzato dagli ampi pascoli di montagna, che garantiscono agli animali un’alimentazione sana e naturale, in un ambiente integro. Con una consistenza di oltre 3.300 allevamenti ovicaprini e un patrimonio zootecnico di oltre 82.300 animali, il Molise può autorevolmente candidarsi ad appagare i palati più fini, determinati a mettere a tavola pregiata carne di agnello. Purtroppo – conclude Coldiretti – più della metà della carne di agnello in vendita in Italia rischia di essere importata, soprattutto dai Paesi dell’est”.