Cinema sotto le stelle, la Fondazione Neuromed promuove l’evento per la realizzazione di una Smile Room
La Fondazione Neuromed promuove “Cinema sotto le stelle”. Giovedì 19 luglio, alle ore 21:00, per la prima volta il piazzale dell’ospedale Neuromed si trasformerà in un cinema all’aperto, dove sarà possibile prendere parte alla visione del film dal titolo “Sotto il segno della vittoria”.
Romolo Abis è il protagonista di questa storia, un giovane diversamente abile con una grande sensibilità e un’intelligenza fuori dal comune.
Una vita iniziata nella violenza che per Romolo si trasforma nella gara di un disabile che riesce a competere e vincere su tutti coloro definiti normodotati.
È un viaggio avvincente verso la vittoria contro qualsiasi pregiudizio in cui trionfano l’amicizia e la volontà di chi decide di non arrendersi mai. Presenti alla proiezione il regista e gli interpreti della pellicola.
Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazione di una Smile Room: una stanza a misura di bambino destinata al Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia dell’IRCCS di Pozzilli, dove ogni anno vengono ricoverati pazienti in età scolare.
Un ambiente accogliente, quello della Smile Room, lontano dal concetto di “ospedale” come lo conosciamo, una cameretta ricca di colori e giochi, con il giusto spazio per interagire con i familiari.
Un impegno concreto della Fondazione Neuromed che tutti possono sostenere acquistando i biglietti della proiezione nei punti informazione dedicati e posizionati per l’occasione negli ingressi dell’ospedale.
“Non solo solidarietà, per rendere l’ospedale più a misura d’uomo, ma anche una serata da trascorrere insieme all’insegna del rapporto umano e personale. – afferma Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – Il progetto della Smile Room, in modo particolare, rappresenta un aiuto speciale per i piccoli pazienti che attraverso questa stanza troverebbero un ambiente sicuramente più accogliente e familiare. Sensibilità e socializzazione sono due concetti che viaggiano insieme. Per noi il paziente non è un numero ma una persona, uomo, donna, bambino, che merita la massima attenzione e rispetto. Credo che questo segnale debba giungere anche all’esterno facendo capire che bisogna dare il massimo anche nell’accoglienza. Oltre alle cure dobbiamo infondere la giusta dose di tenacia e coraggio per affrontare situazioni di disagio.”