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Centro prelievi di via Toscana, Gravina: “Prossima la riattivazione del servizio”

La questione del centro prelievi di via Toscana approda nuovamente in Consiglio comunale con l’interpellanza dell’ex primo cittadino e attuale congiliore di minoranza Antonio Battista.

In aula, a rispondere è stato il sindaco Gravina che ha fatto sapere come il centro prelievi sia prossimo alla riattivazione del servizio.

“La riattivazione avverrà – ha fatto sapere il sindaco unitamente al potenziamento dell’offerta di ambienti idonei a garantire un adeguato livello di assistenza vaccinale mediante reperimento di ulteriori spazi adiacenti ai locali attualmente locati all’Asrem e per i quali la stessa Azienda aveva ripetutamente richiesto in passato, ma inutilmente, la disponibilità per ovviare ai noti problemi logistici ed ambientali già ricordati in precedenza. Risulta infine utile ricordare al consigliere Battista, che il centro prelievi risulta sì chiuso a far data dal 1 luglio c.a. ma la decisione risulta assunta nel mese di febbraio, quando il giorno 20 veniva stilato apposito verbale poi notificato all’Amministrazione per i seguiti di competenza.  A me non risulta che dalla notizia di chiusura del centro, sia stata mai assunta dalla passata amministrazione iniziativa atta a contrastare il predetto provvedimento Asrem.”

“Avevo assunto un impegno formale di poter garantire nuovamente il servizio nonostante la già nota carenza di personale lamentata dall’Asrem e nonostante la inidoneità dei locali già in precedenza utilizzati data la incompatibile promiscuità con il centro di vaccinazione. – ha puntualizzato Gravina – Tale impegno risulta cristallizzato nella nota del 20.9.2019, prot. n. 50933 con la quale il sottoscritto ha formalizzato la richiesta di riattivazione, in via sperimentale, del centro prelievi di via Toscana. Va precisato, infatti, che prima di giungere ad una soluzione mediata, che preveda il riavvio sperimentale del servizio, si sono avuti almeno 3 incontri tra dirigenza Asrem e amministrazione comunale al fine di trovare una soluzione alternativa che contemperasse la continuità assistenziale e l’adeguata offerta sanitaria decentrata”.

Redazione

CBlive

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