Cassa integrazione, Molise in controtendenza. Alla contrazione del mese di settembre a livello nazionale, il Molise risponde con un +74,1%
Nel mese di settembre, complessivamente in Italia, sono state autorizzate circa 61 milioni di ore di cassa integrazione (di cui 30,6 milioni di straordinaria, 17,8 milioni di ordinaria e oltre 12 milioni di deroga), che equivalgono ad una stima di 375 mila posti di lavoro salvaguardati.
Rispetto allo stesso mese del 2014, c’è stata una contrazione di ore autorizzate (-38,1%) che ha investito indistintamente le 3 gestioni e le 3 macro aree Nord, Centro e Sud del Paese. La richiesta di cassa integrazione diminuisce in tutti i principali settori produttivi.
A livello regionale, a fronte di una diminuzione generalizzata della cassa integrazione, in Molise (come in Alto Adige e, in misura molto inferiore, in Abruzzo) si è registrato un aumento: più 47,1%. Nel settembre dell’anno passato erano state autorizzate 210.436 ore, nel settembre passato da poche settimane da noi sono state autorizzate 309.488 ore di cassa integrazione dei diversi tipi (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si possono stimare in 1.821 lavoratori: il 50 % in più rispetto ad un anno fa.
Nei primi 9 mesi del 2015, sono state richieste complessivamente dalle aziende circa 518 milioni di ore di CIG (296 milioni di ore di CIG Straordinaria, oltre 151 milioni di ore di CIG ordinaria e 70,4 milioni di CIG in Deroga), con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2014 del 32%. In questo caso, paragonando fra loro i nove primi mesi dell’anno, il Molise segna un calo del 42,6 % (come, d’altra parte tutte le regioni con la sola eccezione dell’Umbria).
“Sono questi dati nazionali che potrebbero fornire rassicurazioni in tema di ripresa – commenta Tecla Boccardo, segretario generale della UIL molisana – ma è bene osservare che, purtroppo, non vi è convergenza con i dati generali dell’occupazione: proprio nel mese di settembre in Italia si segnala, infatti, un arretramento in termini di persone occupate. Se la riduzione dell’utilizzo di questo ammortizzatore non è accompagnato dalla crescita dell’occupazione reale, potrebbe segnalarsi che il calo sia dovuto, anche, ad altri fattori: superamento dei mesi autorizzabili per integrazione ordinaria o speciale, radicale riduzione della cassa in deroga per mancanza di risorse e per la limitazione a 5 mesi del periodo autorizzabile nell’anno”.
“Nei prossimi mesi entrerà a pieno regime il nuovo sistema di Cassa Integrazione innovato dal cosiddetto Jobs Act, con la riduzione sostanziale della durata temporale – continua Boccardo . questo non può non preoccupare in un quadro economico che, pur con una leggerissima ripresina (che da qualche parte si avverte e da noi stento a percepire) non fa sperare in una rapida crescita e stabilità occupazionale”.