Caos Partito Democratico, Ruta, Leva e Venittelli: “Nessuna volontà di provocare crisi ma solo di aiutare a risolvere quella in cui versa il Molise”
I tre parlamentari del Partito Democratico: Danilo Leva, Roberto Ruta e Laura Venittelli rispondono al Segretario regionale Micaela Fanelli e, attraverso una nota stampa, affermano: “Vogliamo esclusivamente che l’esperienza del centrosinistra e del Pd in regione sia convincente e capace di cambiare il destino della nostra regione che vive una straordinaria difficoltà. Nessuna volontà di provocare crisi o di sindacare l’impegno del Presidente e della giunta ma abbiamo avanzato proposte concrete, indicato scelte da operare, avendone il dovere oltre che il diritto, certamente in un partito democratico anche nel nome, quando in gioco c’è il futuro della nostra comunità, del diritto alla salute dei cittadini. Indicare la strada della prevalenza della sanità pubblica di qualità (con percentuali non inferiori al 75% dei posti letti assegnati), è per noi da rimarcare con decisione, stante la persistenza, dopo due anni di governo di centrosinistra, di una percentuale ben inferiore a vantaggio delle strutture private, ben consapevoli delle eccellenze presenti sul nostro territorio che rappresentano una ricchezza ed una opportunità, se integrate al sistema pubblico e non se in concorrenza ad esso. Così, a titolo esemplificativo, indicare la strada della comune battaglia per la deroga al decreto Balduzzi da inserire nell’ emanando regolamento e, qualora non ci venga accordata, perseguire la strada dell’alta specialità pubblica con l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Cardarelli di Campobasso, in accordo con la Facoltà di Medicina dell’Università del Molise, vuol dire indicare soluzioni per garantire ai cittadini un servizio di qualità e puntare sull’avanzamento scientifico e sulla didattica, oltre a garantire , in entrambe le ipotesi, che gli ospedali di Isernia e Termoli non retrocedano a ospedali di base. Allo stesso modo crediamo sia necessario, non chiudersi a riccio per dimostrare chi comanda, ma aprirsi ad un ampio e tempestivo confronto con la società molisana, con le forze produttive e sociali, per individuare nel merito e nel metodo le azioni più idonee ed efficaci per creare da subito nuova occupazione. Per un Molise più forte, solidale, moderno e all’avanguardia, fondato sulla partecipazione e sulla condivisione”.