Bojano, sull’emergenza occupazionale Romano, Perrella e Spina pronti a collaborare con l’amministrazione Di Biase
A una settimana esatta dalla proclamazione degli eletti i consiglieri comunali di ‘Bojano domani’ Massimo Romano, Carlo Perrella e Mariacristina Spina intervengono rivolgendosi ai cittadini del centro matesino e alla nuova maggioranza targata Di Biase.
“Un ringraziamento, anzitutto, – dicono – va ai nostri elettori per la fiducia e il sostegno dimostratoci: oltre 1600 bojanesi hanno espresso apprezzamento per la nostra proposta di governo della città, un consenso importante che onoreremo con una presenza costante e assidua in Comune, esercitando il ruolo di minoranza che i cittadini ci hanno assegnato. Bojano – sottolineano i tre – ha bisogno di risposte e non di chiacchiere: sulle emergenze occupazionali e sociali siamo pronti alla massima collaborazione istituzionale con il sindaco e l’amministrazione, perché si tratta di argomenti che devono unire e non dividere. In questo senso, confermiamo pienamente la disponibilità ad offrire il contributo tecnico e politico per la migliore impostazione delle politiche attive del lavoro, sempre che tale disponibilità venga raccolta e attuata dalla maggioranza. Un’apertura, la nostra, condivisa con l’intero gruppo che ci ha sostenuti alle elezioni, che parte già da subito, ossia già da domani, 14 giugno, quando sapremo se ci sono, come auspichiamo, manifestazioni d’interesse a rilevare la nuova Gam dalle procedure concorsuali del Tribunale di Campobasso”.
“Ci auguriamo ce ne saranno, – proseguono Romano, Perrella e Spina – nel quale caso rivolgiamo un appello all’amministrazione ed in particolare al sindaco a svolgere un ruolo attivo e non passivo nelle procedure di affidamento della filiera: il Comune non resti a guardare da spettatore passivo, perché può fare molto, innanzitutto in termini di sostegno politico ambientale per favorire il massimo dialogo tra istituzioni e mercato, nonché per agevolare i percorsi più virtuosi e veloci nell’impostazione di tutte le procedure volte a rilanciare la filiera avicola, a partire dall’impulso sulle misure dell’aria di crisi complessa che sono sparite dal dibattito pubblico e che invece – concludono – vanno seguite da vicino, fino all’impegno verso il riassorbimento della forza lavoro in assenza della clausola sociale dai bandi giudiziari.”