Biodiversità, Fanelli illustra la proposta di legge regionale con consensi bipartisan
A Capracotta la presentazione della PdL in occasione dei 55 anni del Giardino della Flora Appenninica
In occasione delle celebrazioni per i 55 anni del Giardino della Flora Appenninica, la consigliera regionale Micaela Fanelli ha presentato, nel corso del convegno di stamattina a Capracotta, la proposta di legge regionale “Tutela, Conservazione e Valorizzazione della Diversità Vegetale del Territorio Molisano.”
La proposta è frutto di un impegno assunto dal Capogruppo Pd e dal Vicepresidente della Giunta regionale Vincenzo Cotugno, nel corso del dibattito promosso a Capracotta sulle aree interne lo scorso settembre. In quella sede, infatti, le posizioni della minoranza e maggioranza consiliare sono coincise su un punto che è diventato proposta di legge: tutelare le biodiversità e quindi valorizzare il Giardino della Flora Appenninica. La PdL ha poi incontrato il favore trasversale anche del Presidente del Consiglio regionale del Molise Salvatore Micone e dei consiglieri regionali Vittorino Facciolla, Patrizia Manzo, Paola Matteo, Angelo Primiani, Andrea Di Lucente e Aida Romagnuolo, firmatari della stessa.
“Raccogliendo la richiesta avanzata nel corso dell’evento MontagnAperta, dove è emersa la necessità di creare i presupposti per una attenta azione di valorizzazione delle filiere, dotandosi di strumenti indispensabili per l’economia turistica, ci siamo messi al lavoro per elaborare una legge regionale utile ed innovativa”, ha spiegato Micaela Fanelli.
“La proposta di legge presentata oggi pubblicamente – ha continuato il capogruppo Pd nel corso del suo intervento – è finalizzata a fornire alla Regione Molise uno strumento legislativo adeguato a colmare un ritardo sulla tutela, salvaguardia e valorizzazione della diversità vegetale, costituita dalle entità vegetali autoctone spontanee e dalle specie coltivate specialmente di cultivar antichi, in luoghi di pregio appositamente costituiti”.
La base della elaborazione normativa è stata offerta dall’Università del Molise, il centro Area, e il professore Marchetti in particolare.
Una legge in linea con quanto disposto nei documenti nazionali, europei e internazionali, che nasce dalla consapevolezza del valore intrinseco della diversità biologica e dei valori ecologici, genetici, sociali, economici, scientifici, educativi, ricreativi, ed estetici e di identità culturale della diversità biologica. Soprattutto, un atto normativo utile a supportare e rilanciare il valore culturale e sociale del “Giardino della flora appenninica”, che da 55 anni rende lustro all’intero Molise.
“Se approvata dal Consiglio Regionale – l’auspicio di Micaela Fanelli – la normativa costituirà uno strumento importante anche per i processi sui quali si basa lo sviluppo locale di molte comunità e della società nella regione Molise. Terra identificata come un piccolo ‘scrigno di biodiversità’, che ha però la necessità di valorizzare in maniera sistemica la sua alta valenza naturalistica e, conseguentemente, la sua alta vocazione per un turismo ecosostenibile e per una promozione dei prodotti locali a larga scala caratterizzati da tipicità e distintività. La PdL presentata oggi a Capracotta, inoltre, adotta gli obiettivi generati della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (United Nations Convention on Biological Diversity – CBD) ratificata dalla Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo e sulla quale sono altresì allineate le strategie dell’UE, che ha aderito alla Convenzione (ratificata in Italia già nel 1994 (L. 124/94) che ha adottato la strategia Globale per Conservazione delle Piante (GSPC)”.
“Ringrazio tutti i colleghi consiglieri per il loro prezioso supporto, che contribuisce anche ad aumentare il valore politico di questa proposta di legge – ha concluso la Fanelli – Ma, soprattutto, il più sentito ringraziamento va al Comune di Capracotta, al Consorzio del Giardino della Flora Appenninica, all’Università del Molise e a tutti coloro che, da oltre cinquant’anni, lavorano con capacità e passione alla tutela e alla conoscenza di uno dei patrimoni naturalistici più importanti d’Italia. Con la speranza che la medesima sensibilità registrata trasversalmente in Consiglio regionale, possa incontrare il favore di tutti i Gruppi politici, del Presidente Toma e della Giunta Regionale, e rappresentare uno strumento normativo utile ad accrescere queste enormi potenzialità, che rappresentano un patrimonio unico, prezioso e comune”.