Amministrative 2016, Gabriele Melogli si (ri)presenta alla città di Isernia: “In quattro anni dilapidato il mio patrimonio di due lustri”
Il candidato sindaco del centrodestra, Gabriele Melogli, ha inaugurato la sede elettorale, nella centralissima via Garibaldi, nel capoluogo pentro. Già sindaco per dieci anni, al fianco dell’aspirante primo cittadino c’era l’ex ministro Nunzia De Girolamo, commissario regionale di Forza Italia, e le altre tre liste in appoggio: Alleanza per il Futuro, Isernia Unica e Noi Con Salvini.
“L’amore per Isernia – le parole della deputata azzurra – mi hanno convinto a puntare su un professionista, che ha già portato il capoluogo pentro tra le prime dieci città d’Italia per qualità della vita. Il presidente Berlusconi sta preferendo candidati che siano professionisti nella vita e non solo politicanti di mestiere. L’ex sindaco è una garanzia, perché in dieci anni ha rilanciato una città, che ha visto la sua massima luce nel decennio di amministrazione Melogli. Isernia, oggi, è un comunità morta, che richiede il ritorno della buona politica al servizio della collettività. Il capoluogo pentro esige un rilancio culturale. Noi vogliamo dare la sveglia al Molise, perché siamo stanchi del governo Frattura e delle divisioni all’interno del Partito Democratico che condizionano la vita politica a discapito dei cittadini. Noi rappresentiamo la maggioranza all’interno del centrodestra e sono convinta che l’unione non tarderà ad arrivare”.
“In dieci anni – ha ribadito Gabriele Melogli – abbiamo fatto davvero bene. Solo alcuni esempi: con la variante generale al Piano regolatore abbiamo costruito duemila appartamenti, non abbiamo aumentato le tasse, lasciando nelle casse comunali 8.100.000 euro in contanti. In quattro anni, invece, si sono succeduti due amministrazioni di centrosinistra e tre commissari prefettizi, che hanno messo in ginocchio Isernia. Il capoluogo pentro – ha concluso l’aspirante sindaco – vuole ricominciare a camminare e noi saremo in grado di restituirle lo splendore di qualche anno fa”.
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