All’ex Gil il secondo workshop del Progetto ‘Innocultour’: come promuovere i piccoli musei territoriali nell’era delle realtà digitali:
Come promuovere i piccoli musei territoriali nell’era delle realtà digitali: il tema sarà affrontato e dibattuto nel corso del secondo workshop del Progetto Innocultour, che avrà luogo domani, 5 febbraio, con inizio alle ore 9.45, presso la Sala del Parlamentino di Palazzo Vitale.
Il Progetto, finanziato nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia, affronta la sfida comune di ridurre la stagionalità turistica e diversificare le economie locali sostenendo un turismo culturale di qualità superiore e sostenibile.
L’obiettivo generale è quello di contribuire a uno sviluppo territoriale più equilibrato, utilizzando quale leva le realtà meno conosciute del patrimonio culturale e coinvolgendo attivamente le industrie creative, la popolazione locale e i soggetti interessati alla conservazione e promozione del patrimonio naturale e culturale.
Tra le diverse attività, la messa in rete delle strutture museali dell’Area del Fortore molisano, con la finalità di renderle fruibili e promuoverle in un circuito internazionale. Previsti, inoltre, interventi infrastrutturali e la realizzazione di una specifica app.
Le località individuate sono il Castello de Capua di Gambatesa (CB), il Museo etno-antropologico di Campolieto (CB), il Museo di Comunità della Festa del Grano di Jelsi (CB), il Museo delle Tradizioni e Arti popolari di Riccia (CB).
In programma anche un’attività di promozione e una campagna di marketing rivolte ai giovani interessati a riscoprire e vivere testimonianze del patrimonio culturale dal potenziale nascosto.
L’approccio del progetto è operare una selezione dei migliori esempi di promozione dei siti del patrimonio culturale e del patrimonio naturale circostante, con un uso intelligente e innovativo degli strumenti ITC/IT, nonché realizzare una campagna di marketing indirizzando individui giovani e ben istruiti attraverso i social media.
Le migliori proposte di promozione, che dovranno includere misure per migliorare l’accessibilità ai siti selezionati, saranno scelte attraverso una call comune italo-croata.