Acem, il presidente Di Niro scrive a Conte, Di Maio e Salvini: “Col decreto dignità le imprese falliranno”
Con una nota a firma del Presidente Corrado Di Niro, l’ACEM si è rivolta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai ministri Salvini e Di Maio ed alla delegazione dei parlamentari molisani, per esprimere la forte e netta contrarietà ed il disappunto della categoria sul decreto “dignità” recentemente varato dal Governo e per chiedere i giusti correttivi allo stesso.
La delegazione dei parlamentari molisani è stata inoltre invitata in Associazione per un confronto sull’argomento in quanto, come evidenziato nella nota, l’irrigidimento introdotto nell’utilizzo dei contratti a termine mediante la riduzione della loro durata massima, la reintroduzione dell’obbligo della causale e l’inasprimento delle indennità da pagare per i licenziamenti, danneggeranno enormemente le imprese soprattutto in un momento di estrema difficoltà quale quello attuale.
L’ACEM lamenta inoltre che si è persa l’occasione per cancellare lo split payment per le imprese e non solo per i professionisti, che tanto ha penalizzato e sta penalizzando le aziende che hanno come principale committente gli enti pubblici tra cui segnatamente quelle dell’edilizia che eseguono appalti, perché sottrae alle stesse la liquidità necessaria per andare avanti.
“Riteniamo che non sia questo il modo per incentivare l’occupazione – dichiara il Presidente dell’ACEM, Corrado Di Niro – per cui chiediamo i giusti correttivi idonei ad evitare un ulteriore danno alle aziende e di conseguenza all’occupazione la quale più che trarne benefici, così com’è strutturato il provvedimento, ne riceverà solo peggioramenti, perché le imprese chiuderanno”.