Coronavirus, per l’Acem-Ance Molise non ci sono le condizioni per lavorare: “Provvedimento per chiudere i cantieri”
L’ACEM-ANCE MOLISE, in relazione all’emergenza Coronavirus, esprime la forte preoccupazione per la mancanza ad oggi di provvedimenti atti alla gestione dell’emergenza nel campo delle costruzioni e si interroga su quale sarà il destino del comparto edile molisano già flagellato dalla profonda crisi che, negli anni, ha colpito tutta l’Italia.
L’Associazione, unica che rappresenta le imprese edili molisane, nel segnalare le fortissime preoccupazioni dei costruttori, dei produttori di asfalto e calcestruzzo e le enormi difficoltà operative per conciliare la prosecuzione dei lavori con le disposizioni adottate dal Governo (quali quelle contenute nel DPCM 11 marzo 2020), denuncia le seguenti situazioni: impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuali e conseguente impossibilità di organizzare i cantieri nel rispetto dei criteri di sicurezza; impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai per effetto delle chiusure impartite dal Governo; maestranze che, in assenza di tutele si rifiutano di recarsi sul posto di lavoro; Subappaltatori e fornitori che non si presentano in cantiere (molti fornitori interpellati, hanno comunicato di essersi fermati); chiusure di cantieri disposte dalle forze dell’ordine ed altro ancora.
Sono queste le ragioni che hanno indotto l’ACEM-ANCE Molise a scrivere una nota a firma del Presidente Danilo Martino alla Regione Molise, nonché alla ASREM, all’Ispettorato Territoriale, all’INPS e all’INAIL, con la quale chiede un provvedimento che consenta di sospendere tutti i cantieri in corso fatti salvi ovviamente quelli urgenti o emergenziali.
“Da pionieri abbiamo posto sul tavolo questa emergenza, consultandoci ancor prima dell’uscita dei decreti sia con l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Molise, che con l’ANCE Nazionale”, dichiara il Presidente Danilo Martino.
“La nostra preoccupazione – prosegue il Presidente Martino – riguardava il modo in cui sarebbe stata gestita l’Emergenza e le successive conseguenze. Ci siamo confrontati oltre che con gli esponenti del Governo Regionale anche con quelli del Governo nazionale tra cui il Ministro per il SUD Provenzano e con l’Amministratore di Invitalia Arcuri. Ad oggi constatiamo che anche il Governo centrale non ha le idee molto chiare. Le nostre aziende sono stremate, chiedono l’intervento del Presidente della Regione in quanto necessitano di risposte immediate, di coesione e di collaborazione. Chiediamo anche con urgenza una TASK FORCE per gestire questo momento con i vertici di ogni settore coinvolti dalle criticità di tale emergenza”.