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Ritenute appalti, l’Acem-Ance scrive ai parlamentari molisani: “Rischio blocco per interi settori produttivi”

Sugli adempimenti legati alle ritenute fiscali negli appalti introdotti dal decreto fiscale, tenuto conto dei chiarimenti peggiorativi diramati nei giorni scorsi dalle Entrate che hanno ulteriormente aggravato lo stato d’allarme in cui versa il settore edile, si rischia oggi il blocco totale di interi settori produttivi.

È la denuncia dell’ACEM-ANCE Molise (Collegio Costruttori molisani aderente all’ANCE/CONFINDUSTRIA) che questa mattina ha inviato una nota ai Parlamentari molisani per destare la loro attenzione sulla gravità della situazione e sulla necessità che si adoperino per l’abrogazione della norma (abrogazione già richiesta ad ottobre) o quantomeno per la sospensione fino a luglio 2020.

In particolare, nella nota ai Parlamentari, l’Associazione lamenta che i recenti chiarimenti estendono la portata dei nuovi obblighi di verifica ed i nuovi adempimenti a tutta la catena degli appalti, includendovi esplicitamente i cantieri edili e rendendo inapplicabili e ingestibili i controlli del committente sul corretto versamento delle ritenute.

Secondo l’ACEM-ANCE il quadro che si sta delineando è di grandi criticità, per l’estrema difficoltà applicativa, per l’onerosità degli adempimenti trasferiti, per l’irragionevolezza di addossare responsabilità e sanzioni ad imprese in regola per questioni fiscali delle quali non hanno alcun controllo, nonché per l’inefficacia di tali disposizioni sul piano della lotta all’evasione fiscale.

Ad avviso dell’Associazione, che giudica del tutto insufficiente la moratoria delle sanzioni al prossimo 30 aprile, si addossano sulle imprese oneri di controllo impropri e spropositati, a fronte dei quali si rischiano sanzioni e il sicuro blocco dei pagamenti dei corrispettivi contrattuali.

Redazione

CBlive

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