Parco Nazionale del Matese, Tomassone (PD Molise): “Quanto ancora bisogna aspettare? La perimetrazione è pronta da tempo. Il Presidente Toma prenda in mano la situazione”
Nei giorni passati si è discussa in Consiglio Regionale una interrogazione del gruppo PD (presentata a novembre, ma ancora attuale!) per conoscere a che punto fosse l’iter di istituzione del Parco Nazionale del Matese.
“In sintesi la risposta dell’Assessore Cavaliere (assente), letta da Toma: stiamo facendo le riunioni e valutando la perimetrazione – commenta così Antonio Tomassone del Dipartimento Ambiente del PD – ma sul serio dopo oltre un anno di lavoro in Assessorato siamo ancora al punto di partenza? Il Parco vide luce grazie ad un emendamento PD in Senato e venne approvato con legge da dicembre del 2017. È possibile che ancora non si trovi una proposta di perimetrazione? Legambiente Molise ne propose una già dal 2016 e l’ISPRA (in linea con l’associazione) ne ha proposta una già da settembre 2018”.
“Nei mesi di campagna elettorale l’attuale Presidente si disse favorevole al Parco Nazionale del Matese sia come volano di sviluppo del Molise che come strumento di tutela ambientale, auspicando una rapida perimetrazione e la messa in funzione dell’organismo di gestione – ricorda Tomassone – Per questo, visto lo stallo istituzionale, vorrei chiedere al Presidente di prendere in mano la situazione, soprattutto in vista del tagliando di giunta che, giustamente, lui è solito fare a scadenze semestrali.”
“Ecco, Presidente, se io fossi assessore cosa farei, visto che si sta perdendo del tempo preziosissimo, e che la Campania, ahimè silente, quando si sveglierà farà la parte del leone verso il nostro Molise, arrivando a vanificare in parte un lavoro durato oltre 20 anni – continua il responsabile del PD Molise Antonio Tomassone – “Primo: subito proposta di perimetrazione inclusiva e più ampia possibile per il territorio molisano, con esclusione di zone industriali sensibili (per i profani, il Testo unico ambientale D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 se applicato è molto più gravoso della gestione di un Ente Parco!), includendo comunità che ne fecero richiesta e che oggi inspiegabilmente ne sono escluse; secondo: accordo con sindaci e territori molisani definitivo, se necessario a maggioranza, su perimetrazione e sede Parco in Molise; terzo: coinvolgere i comuni della Provincia di Benevento da sempre propensi con noi Molisani ad istituire il Parco, che vogliono esserci ma la Campania non dà risposte; quarto: presentarsi a Roma coesi Molise e Sannio Beneventano e chiedere lumi sul perché la Campania ancora sia in fase di stallo; quinto: rivolgersi direttamente al Ministro Costa per non perdere altro tempo.”
“Ecco Presidente, una sorta di road map verso la reale istituzione del Parco: un giorno di tempo per ogni riunione, nell’arco di 5-6 settimane, in attesa di incontro con il Ministro. Per fine luglio la Regione Molise potrà addirittura chiedere di istituire il parco solo nel versante molisano se continua l’inerzia della Campania, prevedendo un futuro allargamento, dimostrando che Lei ed il Molise ci tengono allo sviluppo economico ed alla tutela ambientale per il futuro del Mezzogiorno – chiude Tomassone – Il Molise, come Lei mi insegna, deve credere nella green economy, per questo il PD vuole essere collaborativo e propositivo, al di là delle maggioranze regionali noi crediamo nel Parco e nel futuro della nostra Regione.”