Pallacanestro, Crema e Moncalieri si contendono la vittoria della Coppa Italia
CREMA – FAENZA 76-59 (23-16, 42-23; 65-38)
CREMA: Melchiori 10, Nori 17, Capoferri 11, Iuliano, Blazevic 9, Caccialanza 5, Parmesani 7, Cerri, Grassia 2, Parmesani 1, Rizzi 11. Ne. Degli Agosti. All.: Sguaizer.
FAENZA: Franceschelli 5, Schwienbacher 2, Franceschini 12, Morsiani 16, Ballardini 6, Caccoli 4, Policari, Soglia 5, Meschi 5, Preskyenye 4. Ne: Giorgetti. All.: Bassi.
ARBITRI: Posti e Castellante.
NOTE: uscite per cinque falli Capoferri e Parmesani (Crema); Policari (Faenza). Progressione punteggio: 11-2 (5’), 36-17 (15’), 52-31 (25’), 71-43 (35’).
Crema ha tutte le chance per bissare il successo della scorsa edizione della Coppa Italia e lo fa centrando l’exploit in semifinale contro una Faenza che paga dazio sin dall’avvio, nonostante una Ballardini che prova a cantare e portare la croce. Ma la tripla di Caccialanza, com’era stato in occasione della semifinale con Palermo, dà la stura alla pioggia di canestri del team lombardi che, nella circostanza, ha in Nori la mattatrice assoluta tra le sue. L’11-2 a metà del primo quarto è un segnale importante, anche perché le faentine, sull’altro fronte, vivono una serata poco performante al tiro, dove finisce per mancare anche Policari, letteralmente indemoniata nell’ultimo periodo.
Faenza prova a riavvicinarsi, arriva anche a tre possessi, ma con una Nori on fire – nel secondo periodo – Crema allunga a +19 al 15’ e mantiene l’inerzia anche all’intervallo lungo. Di fatto la gara finisce con lo scemare di interesse con un secondo tempo buono più per le statistiche che per una vera e propria parvenza di avvicinamento delle romagnole. Così, tra un’azione realizzata e l’altra, le cremasche arrivano ad un massimo vantaggio di trenta punti, sul 69-39 mettendo in mostra un gioco spumeggiante che si abbina a conclusioni ad alta percentuale anche dall’arco dei tre punti. Crema così può festeggiare il referto rosa arrivato all’insegna di un 76-59.
Il tutto racchiuso, tra l’altro, in un’analisi numerica, al termine, particolarmente impietosa nel segnalare la differenza tra le due formazioni: Crema ha quattro elementi in doppia cifra e ventidue punti dalla panchina. Per Faenza, invece, eccezion fatta per Franceschini e Morsiani non ci sono dati statistici particolarmente felici.
COSTA MASNAGA – MONCALIERI 71-78 (23-15, 34-35; 51-60)
COSTA MASNAGA: Longoni 6, Frustaci, Rulli 19, Balossi 3, Baldelli 16, Spinelli 4, Picotti 1, Tibè, Vente 22. Ne: Discacciati e Allevi. All.: Priola.
MONCALIERI: Cordola 23, Diotti, Conte 10, Landi 1, Poletti, Berrad 7, Domizi 11, Katshishi 1, Giangrasso 2, Bosco, Grigoleit 21, Hernandez Pepe 2. All.: Terzolo.
ARBITRI: Soavi e Caravita.
NOTE: Uscita per cinque falli Grigoleit (Moncalieri). Progressione punteggio: 13-10 (5’), 30-26 (15’), 45-49 (25’), 60-69 (35’).
La favola dell’ultima invitata al gran ballo della Coppa Italia. Moncalieri, dopo aver eliminato la Magnolia Campobasso ai quarti, ottiene un altro scalpo importante, quello di Costa Masnaga in semifinale al termine di un match che, per le piemontesi, inizia in sordina complici i tentativi di strappo delle lombarde intorno a Rulli e alla lettone Vente. Con pazienza e con un secondo quarto in cui coach Terzolo sfrutta al meglio tutte le proprie rotazioni Moncalieri pian piano risale la china e riesce a portarsi in vantaggio di una lunghezza all’intervallo lungo. Le tante opzioni a disposizione del team consentono alle piemontesi di allungare ulteriormente in un terzo quarto in cui l’attacco di Costa Masnaga batte in testa, mentre, sul versante piemontese, nonostante qualche errore di troppo ai liberi che non consente di allungare ulteriormente c’è un vantaggio che si avvicina comunque alla doppia cifra.
L’avvio di quarto periodo è il regno della tedesca Grigoleit che dà ulteriori sicurezze al gruppo di Moncalieri, consentendo al quintetto sabaudo di riuscire a prendere un margine in doppia cifra e di mantenersi avanti anche nell’ultimo periodo in cui Costa Masnaga prova a fare un ultimo sforzo per rientrare in corsa, ma va a sbattere contro le tante frecce nella faretra delle piemontesi. A confermarlo, a referto chiuso, le cifre di una contesa che vede le lunghe piemontesi: la tedesca Stefanie Grigoleit ed Ilenia Cordola portare un fatturato, rispettivamente di 21 e 23 punti, con un’energia assoluta per il gruppo delle giovani terribili. Così – in un confronto tutto all’insegna del girone Nord, saranno Crema e Moncalieri, rispettivamente terza e quarta nel proprio girone, a contendersi sul paquet del PalaVazzieri il primo trofeo della stagione.