Politiche 2018, Di Marzio: “Per la sanità pubblica e di qualità aumentare le risorse”
“Fa comunque piacere che almeno sotto elezioni tutti parlino di Sanità pubblica – spiega il candidato M5S al Senato Luigi Di Marzio – Il MoVimento 5 Stelle lo fa da sempre come da sempre ha le idee chiare su una Sanità che sia, appunto, pubblica ma anche di qualità. Bisogna innanzitutto aumentare le risorse per la sanità pubblica e ridurre in maniera sostanziale le liste d’attesa. Dal 2012 ad oggi, infatti, il settore sanitario pubblico in Italia ha visto tagli per oltre 25 miliardi di euro rispetto al fabbisogno. Molte prestazioni che prima erano garantite oggi sono a pagamento anche a causa delle lunghe liste di attesa. Ricordiamo – prosegue Luigi Di Marzio – che in Italia ci sono circa 11 milioni di persone che nel 2016 hanno rinunciato a curarsi almeno una volta per mancanza di risorse economiche o per le liste d’attesa troppo lunghe. Bisogna tornare a superare il 6,5% del Pil in spesa sanitaria pubblica, aumentare gli investimenti in prevenzione e sulla digitalizzazione, aumentare il Fondo non autosufficienze ed investire sul personale assumendo 10 mila persone (oggi siamo sanzionati dall’Ue per carenza di personale). Ricordiamo che il numero di medici per abitante nel nostro Paese è in linea con le medie europee, ma solo perché nel computo vengono calcolati anche i medici che operano nel privato. Anche l’età media è un problema da affrontare: un medico su due ha oltre 55 anni. Inoltre, va fatto presente che il personale infermieristico è in grave difficoltà e non è sufficiente rispetto alle necessità (nonostante i tagli ai posti letto che hanno fatto in questi anni). Il rapporto infermieri-abitanti è di 6,1 ogni mille abitanti, contro una media UE di 8,4). Infine – termina Luigi Di Marzio – ribadiamo la necessità di intervenire sulla formazione e sulla ricerca scientifica, contrastare la corruzione e gli sprechi ed eliminare i ticket sanitari. La salute deve essere effettivamente tutelata attraverso un efficiente sistema sanitario nazionale”.