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Politiche 2018, Ortis (Movimento 5 Stelle): “Bisogna mettere fine al business dell’immigrazione”

“Bisogna mettere fine al business dell’immigrazione – spiega il candidato M5S sul proporzionale al Senato, Fabrizio OrtisVogliamo assumere 10.000 nuove risorse anche per rendere più veloce ed efficiente la procedura per valutare in tempi certi e rapidi se un migrante ha diritto a stare in Italia o meno, così come avviene negli altri Paesi europei, potenziando dunque le commissioni territoriali. Nello specifico pensiamo a diecimila professionisti scelti tra psicologi, mediatori culturali, assistenti legali, educatori e altre figure specializzate nella gestione dei processi connessi al disbrigo delle pratiche in modo da renderli più fluidi. Proponiamo il superamento del regolamento di Dublino perché il meccanismo di redistribuzione dei migranti deve essere automatico e obbligatorio. Diamo priorità al finanziamento trasparente dei fondi alla cooperazione internazionale, in particolare ai programmi di sostegno allo sviluppo rurale, agricoltura sostenibile, alla sicurezza alimentare, l’istruzione e la formazione professionale per le attività artigianali”.

“Inoltre – prosegue Ortis – vogliamo che la gestione dei fondi destinati al sistema di accoglienza sia trasparente, controllata e tracciata, per evitare che le risorse pubbliche siano finalizzate a forme speculative più che a logiche di accoglienza e integrazione. Il rimpatrio dei migranti irregolari provenienti da Paesi con cui non sono siglati accordi di riammissione spesso non avviene. Bisogna scardinare il business degli scafisti e azzerare sbarchi e morti nel Mar Mediterraneo. Chiediamo che la valutazione dell’ammissibilità delle domande di protezione internazionale avvenga nelle ambasciate e nei consolati nei Paesi di origine o di transito o nelle delegazioni dell’Unione europea presso i Paesi terzi, con il supporto delle Agenzie europee. Il MoVimento 5 Stelle – termina Fabrizio Ortissi impegnerà, in tutte le sedi preposte, a favorire la stipula di accordi bilaterali, sia da parte dell’Italia sia da parte dell’Unione europea, con i Paesi terzi, in modo da rendere chiare e rapide le procedure di rimpatrio, in condizioni di sicurezza e dignità e nel rispetto dei diritti fondamentali e sarà promossa anche la misura del Ritorno Volontario Assistito”.

Redazione

CBlive

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