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Asrem, gli infermieri precari impugnano i bandi per la procedura di mobilità e stabilizzazione

Un gruppo di infermieri precari, da anni impiegati dall’Azienda Sanitaria del Molise a garantire in regione l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza con contratti a tempo determinato, ha impugnato, con il patrocinio legale dell’avvocato Vincenzo Iacovino, il Bando di mobilità dall’esterno per 140 collaboratori professionali sanitari infermieri categoria D nonché il Bando di concorso per titoli ed esami finalizzato alla stabilizzazione a tempo indeterminato di 140 posti di collaboratore professionale sanitario-infermiere categoria D perché “ritenuti entrambi contrari ai principi stabiliti dal decreto Madia in tema di superamento del precariato nella pubblica amministrazione”.
“In questa fase – fa sapere Iacovino – è evidente la volontà del legislatore di dare priorità alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro del personale precario che risulti in servizio all’interno dell’Azienda Sanitaria rispetto ad altri lavoratori (già regolarmente assunti a tempo indeterminato presso altre Aziende Sanitarie) che abbiano la legittima aspettativa di riavvicinarsi al loro luogo di residenza e/o di origine. Altro intento dichiarato della disciplina normativa in questione è quello della valorizzazione della professionalità già acquisita dal personale con contratto a tempo determinato. Ragion per cui non risulta condivisibile il bando indetto dalla Asrem per la stabilizzazione degli infermieri precari nella parte in cui prevede lo svolgimento di una vera e propria procedura selettiva articolata in tre prove di esame”.
“Bisogna, poi, aggiungere – ha detto ancora – che il numero di posti messi a concorso (solamente 140, al pari dei posti riservati alla mobilità) sia assai esiguo rispetto a quella che è la reale platea degli infermieri precari aspiranti alla stabilizzazione. Molti altri infermieri precari, in sostegno dei colleghi che hanno già impugnato i due bandi in questione, si stanno rivolgendo allo studio legale Iacovino per difendere i propri diritti”.

Redazione

CBlive

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