Minibasket, al PalaUnimol movimento in ascesa
È stato un 2017 positivo per il progetto minibasket avviato grazie alla stretta collaborazione di Cus e Cestistica (ormai da diversi anni) al quale si sono aggiunti negli ultimi dodici mesi altri centri che hanno ampliato e fortificato le basi di un’attività di grande qualità e di valenza non solo sportiva ma anche e soprattutto umana ed educativa. A parlare di presente e futuro è il responsabile del minibasket, Mario Greco.
“E’ stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni per noi – afferma – siamo cresciuti sia numericamente che qualitativamente, c’è stata l’affiliazione di altri centri minibasket che hanno elevato il numero degli iscritti salito a 170 partendo dai bambini di tre anni con il Centro di avviamento allo sport voluto fortemente anche dal Cus Molise per finire alle categorie dei più grandi”.
L’attenzione di Greco si sposta poi anche su quello che è stato il lavoro certosino di promozione svolto lontano dal parquet. “Sappiamo che per far crescere lo sport e quindi anche il basket, c’è bisogno di promozione. Per questo motivo ci siamo mossi andando molto nelle scuole dove abbiamo avuto ottime risposte sotto tutti i punti di vista. Se i numeri sono cresciuti lo dobbiamo anche a questo”.
Il 2017 si chiude con il segno più e le prospettive per il nuovo anno sono rosee. “Assolutamente – confida Greco – non possiamo che essere contenti del lavoro svolto. Se sono arrivati risultati positivi il merito è di una grande squadra che lavora quotidianamente in palestra e non solo. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che collaborano per la buona riuscita delle nostre iniziative, i tecnici e i dirigenti che si adoperano affinché vada tutto per il verso giusto”.
Per un anno che si chiude con il segno più ci sono alle porte dodici mesi nei quali le soddisfazioni continueranno sicuramente. “Prenderanno il via tutti i campionati e sarà un momento importante per noi e per i ragazzi – prosegue Greco – cercheremo di continuare sulla strada fin qui intrapresa con l’obiettivo di dare ai ragazzi la possibilità di migliorare non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche umano”.