Regionali 2018, il Movimento nazionale per la Sovranità appoggia l’idea Di Giacomo
“Il Movimento nazionale per la Sovranità appoggerà in pieno una eventuale candidatura del giudice Enzo Di Giacomo a governatore della Regione Molise”. A parlare, in una nota, il responsabile molisano del movimento, Carlo Perrella.
“Di Giacomo – continua Perrella – sarebbe la miglior sintesi della presentazione di una idea, di un ottimo progetto condiviso. Si tratta di una persona super partes, dall’alto profilo, sia umano che istituzionale. Di Giacomo incarna la figura di leader ‘naturalmente carismatico’, un uomo che aggiunge valore; può essere – continua Perrella – il vero e nuovo motore del cambiamento di cui il Molise ha bisogno. La nostra regione necessita di una figura di primissimo piano, soprattutto dopo l’ultima legislatura. Una persona che conosca gli strumenti necessari per far ripartire il Molise. Il dott. Enzo Di Giacomo – aggiunge ancora Carlo Perrella – può rappresentare la giusta sintesi di tutte le anime del centrodestra. Del resto la nostra coalizione ha una grande opportunità: quella di tornare a governare dopo un quinquennio i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Uniti vinciamo e senza nemmeno grosse difficoltà. Ma bisogna che ciascuno dei rappresentanti delle diverse anime che fanno capo alla coalizione di centrodestra abbia il buon senso di fare un passo indietro; questo perché l’interesse primario da tutelare, al momento, non è quello personale, ma quello collettivo, una regione, la nostra, che deve tornare ad essere competitiva, deve tornare a produrre ricchezza, che deve tornare, dopo cinque anni di buio, ad essere protagonista. In tal senso – aggiunge ancora Perrella – il nostro candidato a governatore, Giovancarmine Mancini, ha dimostrato grande coerenza. Così come aveva anticipato, infatti, non ha esitato a fare un passo di lato nel momento in cui è arrivata una candidatura che dovrebbe unire tutti i rappresentanti di centrodestra. Mi auguro che anche qualcun altro faccia lo stesso ragionamento. Una scelta, quella di appoggiare Di Giacomo, accolta con grande favore anche dai vertici romani del movimento, Alemanno in primis”.