Palazzo D’Aimmo, Ciocca attacca Petraroia: “Basta con le sue prediche e la sua morale. Si sieda tra i banchi dell’opposizione”
Non è la prima volta che accade in aula, a Palazzo D’Aimmo: il consigliere regionale Salvatore Ciocca, nella seduta del Consiglio regionale di venerdì 8 settembre 2017, ha attaccato, nemmeno troppo velatamente, il collega Michele Petraroia, il quale con il presidente della Terza Commissione condivide il banco alla sinistra della Giunta regionale.
“Politicamente ha fallito – ha affermato il consigliere regionale Salvatore Ciocca, riferendosi a Petraroia – Nulla ha risolto in merito alle politiche del lavoro ed è scappato via. Non partecipa ai lavori, va via dalle Commissioni, dove si svolge la fase dialettica e costruttiva di ciò che arriva in aula. Fa ostruzionismo. E poi si permette di sindacare sulla democraticità dei numeri dell’assemblea regionale. Il suo discorso, durante l’ultima seduta, è stato da consigliere d’opposizione. Non voglio più sentire prediche e non vogliamo che ci faccia la sua morale. Con tutto il rispetto, non ne abbiamo bisogno”.
“Alla prossima riunione del Consiglio regionale – ha aggiunto Ciocca a margine della seduta – gli chiederò di cambiare posizione, perché non fa più parte della maggioranza e, quindi, deve andare a sedersi dall’altra parte, rispetto alla nostra collocazione”.
Il consigliere regionale Ciocca, già a luglio, in occasione dell’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale, attaccò l’ormai ex collega di maggioranza, sottolineando come “non sia possibile non partecipare ai lavori della Commissione, dove ogni voce viene ascoltata e ogni suggerimento ragionato e vagliato”.
“Non partecipare ai lavori in Commissione – ha chiosato Ciocca – per fare ostruzionismo è una pratica di chi non vuole il bene della collettività. È uno strumento per provare a fare la morale in aula, ergendosi a paladino della giustizia, ma i cittadini, ormai, questi giochetti li hanno ben imparati. Voglio vedere, dopo aver fallito su una materia importante, quali sono le Politiche per il Lavoro, come possa ancora andare a chiedere la propria fiducia, nuovamente, agli elettori”.