Trivellazioni, il Movimento 5 Stelle: “Bocciato l’articolo 38 dello ‘Sblocca Italia’. Tra i ricorrenti manca il Molise”
“La Corte Costituzionale ha bocciato l’articolo 38 del Decreto ‘Sblocca Italia’ dichiarando incostituzionali le autorizzazioni alle trivellazioni in mare e su terra senza aver prima ascoltato il parere delle Regioni. Insomma, la ricerca mineraria non è di esclusiva competenza dello Stato. Il ricorso è stato promosso da sette Regioni. Tra di esse non c’è il Molise”. Ad affermarlo, in una nota stampa, i consiglieri regionali Antonio Federico e Patrizia Manzo.
“La responsabilità – proseguono Manzo e Federico – è del Pd di allora, del capogruppo in Consiglio regionale Francesco Totaro, del vice governatore Michele Petraroia, del segretario Micaela Fanelli: membri attuali o fuoriusciti che in quei giorni non hanno voluto difendere il nostro territorio pur di non contrariare l’allora presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, che poi hanno abbandonato il partito e che ora addirittura contrastano gli scempi legati allo ‘Sblocca Italia’ che loro stessi hanno avallato. Proprio grazie a loro il Consiglio ha sempre respinto la trattazione della mozione M5S che chiedeva proprio di cambiare lo ‘Sblocca Italia’ o di impugnarlo per incostituzionalità. Ora non possiamo far altro che ringraziare quanti hanno sollevato il conflitto di attribuzione e non hanno voluto abbassare la testa. Grazie a loro adesso abbiamo l’opportunità di frenare progetti che, in nome di un interesse nazionale tutto da dimostrare, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e la salubrità dell’ambiente. Il Molise, invece, non ha saputo difendere – concludono i due consiglieri regionali pentastellati – la propria dignità istituzionale per piegarsi alla volontà del governo nazionale“.