Scritto di cuore: grande festa nel carcere di Campobasso per il finalista Taoufik Lemaachi

I ragazzi della giuria giovani con Brunella Santoli
I ragazzi della giuria giovani con Brunella Santoli

“Caro amico Taoufik, la tua partecipazione al concorso di scrittura e il bel risultato ottenuto ci hanno dato tanta gioia e speranza. Questi sono luoghi in cui difficilmente accadono cose belle, ma quando succedono ci sentiamo tutti coinvolti e anche un po’ migliori”. È così che i compagni del laboratorio di lettura della Casa circondariale di Campobasso festeggiano il successo dell’amico Taoufik Lemaachi, finalista del concorso nazionale di scrittura Scritto di Cuore destinato agli istituti carcerari e organizzato dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica di Brunella Santoli, e dal Comune di Campobasso – Assessorato alle politiche per il sociale e giovanili con l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, in collaborazione con la Provincia e la Casa Circondariale di Campobasso.

 

Una lettera scritta di cuore per l’amico che ha saputo raccontare il dolore della separazione dalla propria terra senza abbandonare la speranza del ritorno. Una battaglia – così la definisce Taoufik – che va combattuta ogni giorno nella fiducia che ogni gesto sarà ricompensato dall’impegno e dalla determinazione.

Al giovane marocchino, l’unico straniero che ha conquistato un posto tra i finalisti del concorso, i compagni del laboratorio di lettura, che da anni promuove la lettura e la scrittura nella casa circondariale di Campobasso sotto la guida di Brunella Santoli, hanno riservato l’omaggio più bello, ringraziandolo per aver dato voce a ciascuno di loro, rinsaldando la speranza di un futuro migliore di quello che finora la vita ha riservato loro.

Alla festa per Taoufik c’era anche la Giuria giovani al completo, il team di cinque studenti molisani, Salvatore Dudiez, Roberta Tanno, Elena Sulmona, Angelica Calabrese e Alessandro Tavano, tutti di età compresa tra i 18 e 27 anni, che insieme alla giuria tecnica ha valutato gli elaborati giunti da ogni parte d’Italia. I ragazzi, insieme ai componenti del laboratorio di via Cavour, hanno letto alcuni testi dei finalisti del concorso, alla presenza del direttore e del personale dell’istituto carcerario e dell’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso Emma de Capoa e alle Politiche per il sociale e giovanili Alessandra Salvatore.

Da sempre convinta che la lettura e la scrittura abbiano un ruolo fondamentale nella costruzione di una società giusta e attenta alle necessità sociali, l’Unione lettori italiani di Campobasso ha voluto rivolgersi ancora una volta agli istituti carcerari, luoghi in cui il tempo e lo spazio in cui vivere i sentimenti confluiscono marcatamente nell’interiorità del singolo. In questo contesto, la scrittura diventa un importante strumento di contatto indiretto con l’esterno, veicolo fiduciario di una riflessione rispetto a sé stessi e rispetto agli “oggetti” d’amore.

Redazione

CBlive

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