‘Ricerca e Prevenzione in Molise’, successo per il progetto della Fondazione Giovanni Paolo II

fondazione giovanni paolo II equipe piazza vittorio emanueleGrande successo per il primo incontro promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II, nell’ambito del Progetto “Ricerca e Prevenzione in Molise” in Piazza Vittorio Emanuele a Campobasso.

Una partecipazione straordinaria, circa 600 prestazioni erogate in sole 4 ore di attività.

Un numero davvero eccezionale, considerando anche la tipologia di esami molto diversificata: elettrocardiogramma con refertazione medica, stick glicemico, rilevazione pressione arteriosa, rilevazione frequenza cardiaca, misurazione non invasiva della saturazione dell’ossigeno a livello periferico. Esami da cui è possibile rilevare parametri clinici importanti, che a volte possono essere un “campanello d’allarme” soprattutto per le malattie cardiovascolari. A molti dei partecipanti è stato, infatti, consigliato di effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici, confrontandosi con il proprio medico di famiglia.

E’ stata una sfida promuovere un ambulatorio gratuito, durante la più grande e imponente manifestazione del Molise: il Corpus Domini di Campobasso,  che normalmente genera una partecipazione di massa, ma gli specialisti della Fondazione, hanno saputo fronteggiare al meglio l’enorme flusso di persone arrivate in piazza Vittorio Emanuele sin dalla prime ore del pomeriggio.

“Siamo davvero soddisfatti della riuscita di questo primo incontro” commenta il Direttore Generale Mario Zappia “abbiamo iniziato dalla città capoluogo, ma continueremo in diversi centri del Molise, offrendo prestazioni gratuite alla popolazione.  E’ importante sensibilizzare la comunità a prendersi cura della propria salute, iniziando proprio dalla prevenzione, che rimane l’arma vincente per sconfiggere alcune patologie importanti”.

La prevenzione delle malattie cardiovascolari permette infatti di salvare molte vite, come sottolineano chiaramente i dati disponibili. Secondo l’OMS, in tutto il mondo, il 62% degli infarti e il 49% degli ictus sono dovuti alla pressione alta non curata. E il colesterolo in eccesso è responsabile del 56% degli attacchi di cuore e del 18% degli ictus. Decisamente dei buoni motivi per pensarci prima.

Tutto questo è stato possibile grazie soprattutto, all’impegno degli Infermieri professionali, e dei Cardiologi. Molti esami sono stati effettuati proprio dagli infermieri che in passato ricoprivano negli ambulatori ruoli puramente esecutivi. Oggi la professione infermieristica è stata notevolmente valorizzata: sono tutti laureati con una formazione altamente specialistica e anni di esperienza sul campo.

Redazione

CBlive

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