Formazione, esercizi spirituali per i Cappellani e i Diaconi delle carceri
Al via la formazione per i cappellani e diaconi al servizio nelle carceri d’Italia. “La Comunione come misericordia” è la traccia indicata per le giornate di formazione ad Assisi luogo di Pace, Fratellanza e Misericordia. Dal 15 al 19 novembre, gli esercizi spirituali, guidati dal vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Mons. Massimo Camisasca, si svolgono presso la casa di spiritualità Oasi Sacro Cuore ad Assisi.
«Questo corso di esercizi Spirituali che il Signore ci dona di vivere sia per noi cappellani che per i diaconi, siano un’occasione per ripensare in modo nuovo la nostra pastorale carceraria. Attraverso la preghiera, l’adorazione e l’ascolto della Parola ci sia un vero discernimento spirituale per mettere anche in discussione la nostra azione pastorale, per essere “Pellegrini innamorati del Vangelo aperti alle sorprese dello Spirito Santo” come ci ha indicato papa Francesco. Dal tema che guiderà il cammino di questi giorni di formazione, scaturiscono due parole che ci aiuteranno a riflettere sulla nostra missione nelle carceri: accanto ai condannati da un tribunale umano, abbracciati e rialzati dalla misericordia di Dio Padre».
Dalla premessa di don Raffaele Grimaldi (Ispettore dei Cappellani delle carceri d’Italia) sugli esercizi spirituali in corso, si legge la necessità di un cammino unitario, partecipativo e condiviso di pastorale carceraria con lo stesso stile sinodale della Chiesa universale, pur nelle difficoltà quotidiane per la cura spirituale delle persone detenute.
Gli esercizi spirituali sono un momento di formazione e un’occasione per mettere in atto il discernimento spirituale in un clima di silenzio e di ascolto. «La “Chiesa che è in carcere” ha – soggiunto don Grimaldi – ha bisogno di un annuncio forte e gioioso del Vangelo, che sappia toccare i cuori di uomini e donne che vivono la sofferenza e la solitudine.
Andiamo avanti anche in questo tempo difficile, con la certezza che il Signore è accanto alla nostra umanità per donare la forza della speranza». Dopo il lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia, la formazione dei cappellani, in presenza, ha ripreso slancio, ad Assisi, in un clima di dialogo e di fratellanza che ha visto la numerosa partecipazione di cappellani provenienti da diverse regioni d’Italia.