Sanità, il sindaco Roberti risponde al suo predecessore Sbrocca e al PD: “Da che pulpito viene la predica”
“Mentre a Termoli si rischia la chiusura del San Timoteo, il PD termolese si diletta in articoletti satirici, pensando di continuare a prendere in giro i cittadini e cercando di nascondere le macerie che ha lasciato sulla nostra Sanità e con tutti i riflessi che ne deriveranno per il Basso Molise – a scriverlo, in una nota, il sindaco di Termoli, Francesco Roberti – Voglio ricordare all’ex Sindaco Sbrocca che, appena mi sono insediato (giugno 2019), l’allora direttore generale, l’ing. Sosto, mi convocava a Campobasso per comunicarmi l’imminente chiusura del Punto Nascite del San Timoteo. Tale direttiva era la conseguenza del POS (Piano Operativo Sanitario) 2015/2018 (Commissario ad Acta Paolo Frattura) e che tale decisione pendeva già dal 2015, periodo in cui lo stesso ex sindaco Sbrocca in qualità di massima autorità sanitaria locale era pienamente a conoscenza ed aveva pienamente condiviso quella riorganizzazione sanitaria voluta dall’ex presidente della regione Frattura”.
“Tale direttiva era stata ritardata e dunque nascosta dallo stesso Sbrocca ai cittadini termolesi fino al giugno 2019, quando il nuovo commissario ad Acta, generale Giustini, puntualmente procedeva alla richiesta di chiusura per ottemperare a quanto gli veniva imposto dal Ministero della Salute, così come previsto dal POS 2015/2018 – prosegue Roberti – Le partorienti del Basso Molise si sarebbero dovute trasferire a Vasto, poiché erano stati definiti degli accordi di confine nei quali Termoli perdeva non solo il Punto Nascite ma tutta una serie di reparti. E’ del tutto evidente che SBROCCA HA TACIUTO E CONDIVISO TALI SCELTE, perché la spartizione della Sanità era una partita da giocare tutta in casa PD”.
“In tutte le Regioni d’Italia la riorganizzazione della Sanità prevede tagli e chiusure, in ABBRUZZO invece, si procederà con l’apertura di un nuovo Ospedale. Dove? A SAN SALVO! Una città che non ha mai rivendicato la richiesta di costruzione di un ospedale nemmeno quando in Molise spuntavano OSPEDALI in ogni angolo della Regione – continua il primo cittadino – Ebbene, ma in un periodo di magra, come si giustificherebbe l’apertura di un nuovo ospedale??!! SEMPLICE!! Grazie alla scellerata svendita del San Timoteo con il suo bacino di utenza di 110 mila abitanti del Basso Molise alla vicina Abruzzo. EH GIA’, Frattura Presidente della Regione Molise e Commissario ad ACTA appartenente al PD, il Presidente dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso appartenete al PD, il Sindaco del comune di Termoli Angelo Sbrocca appartenete al PD, tutti insieme appassionatamente uniti in questo patto scellerato che dovrebbe essere utile solo a garantire la Sanità pubblica e privata accreditata dell’Alto Molise. Dunque, se Sbrocca in occasione del consiglio comunale monotematico ha rivelato di conoscere le motivazioni che hanno indotto Paolo Frattura a non presentarsi alla conferenza Stato Regioni, per non dare l’intesa sul famigerato Decreto Balduzzi, lo stesso Sbrocca non poteva non sapere quali sarebbero state le sorti del San Timoteo di lì a poco. E’ del tutto evidente che SBROCCA e compagni non possono fare ricorso contro la loro opera più meritoria di tutta la storia di Termoli, non l’hanno fatto per opporsi al POS 2015/2018, non l’hanno fatto con il Punto Nascite (no una volta, ma per ben due volte), non l’hanno fatto per impugnare il POS 2019/2021, che è una diretta conseguenza del suo operato. Come mai l’ex sindaco Sbrocca, abitualmente pronto a fare causa contro il mondo, sempre affiancato dai suoi fedelissimi legali pugliesi, questa volta TACE?!! La massima Autorità Sanitaria Locale che vede la svendita del suo Ospedale. Ma lui niente, come nelle Fantozziane memorie chiamato dal super direttore, TACE… e dice come è bravo e umano lei. E’ indecente il sorriso beffardo di questi signori che si sono presi gioco di un intero territorio e continuano a mentire spudoratamente anche dinanzi all’evidenza. Ricordiamo a Sbrocca e compagni che l’amministrazione da me guidata si è costituita in giudizio per ben tre volte e si è costituita contro il commissario ad ACTA Giustini, De Grassi, Toma, Sosto, Florenzano e contro il Ministero della Salute. Atteggiamento molto diverso dal suo, forse perché era totalmente omologato alla governance Frattura. Dunque, Sbrocca in qualità di Autorità Sanitaria locale, con i suoi fedelissimi, non poteva non sapere dei danni che il Pos 2015-2018 avrebbe arrecato al San Timoteo di Termoli. Ma volutamente, ha girato le spalle ai termolesi. Il più grande consiglio che possiamo dare a Sbrocca è di continuare a restare in silenzio così come ha fatto fino ad oggi, come ha fatto dal 2015 al 2019 in qualità di Autorità Sanitaria locale. Pertanto, Sbrocca farebbe bene a non interrompere il silenzio che è stato il leitmotiv di tutto il suo mandato”.