A Campobasso convegno sull’Assegno unico e universale e l’avvio della riforma
Si è svolto all’Auditorium ex GIL a Campobasso, il convegno sull’assegno unico e universale, organizzato dall’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso con il Patrocinio della Regione Molise e del Comune di Campobasso, in collaborazione con il Gruppo AWA e l’UCI Coordinamento Regionale Molise.
Al Convegno, moderato dal dottor Vincenzo De Marco, direttore dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Campobasso e Presidente del Comitato dei Sindaci dell’ATS di Campobasso, Roberto Gravina, l’onorevole Antonio Federico, componente della Commissione Affari Sociali della Camera, l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Filomena Calenda, la professoressa Daniela Grignoli, presidente del Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale dell’Università degli Studi del Molise e Fabrizio Giorgilli, direttore regionale vicario Inps Molise.
“Si tratta di una misura sociale che va interpretata in senso assolutamente positivo e che manifesta l’attenzione che il Governo ha inteso porre verso le famiglie con figli – ha dichiarato il sindaco Gravina nel suo saluto che ha dato il via ai lavori della giornata – Una misura ponte, quella appena partita, che cerca di superare, proprio attraverso il suo carattere di universalità, le segmentazioni che spesso, in passato, hanno caratterizzato, non sempre positivamente, altre misure in questo settore. L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, con i suoi 25 comuni, con questo appuntamento formativo ha mostrato ancora una volta il suo attivismo e la sua capacità di individuare con prontezza gli interventi futuri sui quali puntare, anche in vista della messa a sistema di questa misura, in modo strutturale, a partire dal 2022″.
Fulcro della giornata, è stato l’intervento di informazione e formazione dedicato a tutti gli operatori del settore, curato da Alessandro Ciglieri, esperto in Progettazione e Attuazione di interventi sociali.
Ciglieri ha parlato dei benefici economici per le famiglie con figli a carico, dell’assegno unico universale e del Decreto “Ponte” “assegno temporaneo per i figli minori”.
Dal 1° luglio 2021 è partito l’assegno unico per i figli, approvato con decreto del Consiglio dei Ministri.
In pratica saranno due le fasi di attuazione, infatti, da luglio a dicembre è previsto un assegno ponte destinato poi a diventare strutturale e universale dal 2022.
L’assegno ponte di sei mesi, rivolto a famiglie con figli da 0 a 18 anni, con una cadenza mensile e calcolato in base all’ISEE e il numero dei figli minorenni, interesserà solo i disoccupati e titolari di Partita IVA, cioè coloro che sono esclusi dagli attuali assegni familiari rivolti esclusivamente ai lavoratori dipendenti.
Il limite dell’ISEE è di 50mila euro: per godere di tale misura non si potrà superare questa soglia e più il valore si avvicina ad essa e minore sarà il contributo.
Il beneficio medio è pari a 1.056,00 euro per nucleo familiare e 674, 00 euro per figlio.
La stima parla di 2 milioni di famiglie interessate, dove rientrano quindi soggetti inattivi, percettori di Reddito di Cittadinanza, lavoratori autonomi, come anche dipendenti che oggi non beneficiano degli assegni familiari per via del reddito familiare.
Anche gli attuali nuclei che ricevono gli assegni familiari saranno interessati indirettamente, in quanto dal primo luglio avranno una maggiorazione dell’aiuto.
La domanda dell’assegno ponte va presentata a partire dal 1° luglio 2021 in via telematica all’INPS o presso Caf e Patronati. L’assegno, esente ai fini Irpef, decorre dal mese di presentazione della domanda e viene erogato su Iban del richiedente o mediante bonifico domiciliato.