Occhionero visita la sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise: “Lieta di essere punto di raccordo tra istanze regionali e Roma”
“Ho accettato di buon grado l’invito che mi è stato fatto dall’Ordine dei Giornalisti del Molise e sarò lieta di portare le istanze molisane sui tavoli romani. Quello odierno è stato un confronto molto proficuo e già nella prossima riunione con un breve intervento inizierò a introdurre parte delle criticità raccolte oggi grazie al dibattito intrapreso con la vostra categoria”. Questo un breve passaggio dell’Onorevole (Italia Viva) Giuseppina Occhionero che nella giornata di lunedì 4 gennaio ha visitato la sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise. Ad accogliere la deputata il presidente Vincenzo Cimino, il vice presidente Cosimo Santimone e la segretaria Marcella Tamburello.
Presenti all’incontro anche Giovanni Mancinone, (Vice presidente Assostampa Molise), Mauro Carafa (Delegato Casagit) e le delegate Ucsi e Inpgi Rita D’Addona e Micaela Marcaccio. In un vivace dibattito (che ha visto l’intervento di tutti i presenti) sono stati sviscerati diversi temi riguardanti il momento critico dell’editoria in generale, focalizzando l’attenzione sul Molise. Il presidente Cimino ha chiesto all’onorevole di portare a Roma l’istanza della categoria intera dei giornalisti, non solo quelli molisani, in merito alle vaccinazioni, alla riforma della professione vecchia di 60 anni. La categoria dei giornalisti, al pari di altre, è infatti una di quelle più esposte. Per quello sarebbe opportuno prevederne la obbligatorietà. Un’altra tematica affrontata con la deputata di Italia Viva è quella legata ad una rivisitazione della Legge Ordinistica, ancorata a princìpi cristallizzati al 1963 (e dunque in molti casi inapplicabili e anacronistici).
Durante l’incontro è stata posta attenzione anche sulla grave situazione riguardante l’Inpgi (l’Istituto nazionale di Previdenza dei Giornalisti): al momento c’è una bozza di riforma che andrebbe a penalizzare ulteriormente una categoria già danneggiata dalla pandemia. Durante l’incontro si è anche parlato di legge per l’editoria, dell’utilizzo di Fondi Ue e di altri strumenti che potrebbero essere utilizzati “ad adiuvandum” per la ripresa del settore.
«Il 2021 – ha detto ancora la Occhionero – è un anno che deve essere segnato dalla ripresa economica. Ripeto, sono lusingata di poter essere un vostro interlocutore. Lo farò, soprattutto col vostro aiuto. È importante avviare un percorso di collaborazione per disciplinare un settore così delicato come quello dell’editoria, messo a dura prova dalla diffusione della pandemia».