Terzo David di Donatello per Elio Germano: il molisano con una carriera costellata da successi
David di Donatello come ‘Miglior attore protagonista’ per il molisano Elio Germano che ha interpretato ‘Il giovane favoloso’, la pellicola sulla storia di Giacomo Leopardi di Mario Martone. È il terzo conquistato dall’attore nella sua brillante carriera. Un riconoscimento che lo pone così tra i big del cinema italiano.
Germano era già stato premiato per ‘Mio fratello è figlio unico’ e ‘La nostra vita’ per il quale si aggiudicò anche la Palma a Cannes.
A questa 59esima edizione dei David, Germano l’ha spuntata su altri grandi nomi del cinema italiano come Alessandro Gassman protagonista de ‘Il nome del figlio’, Riccardo Scamarcio in ‘Nessuno si salva da solo’, Fabrizio Ferracane in ‘Anime Nere’ e l’interpretazione di Marco Giallini in ‘Se Dio Vuole’.
Dunque, un importante premio per l’attore originario di Duronia che ha vestito i panni di uno straordinario Leopardi, capace di lasciare senza fiato i critici e il grande pubblico. Una preparazione profonda che ha condotto Germano non solo a recitare degnamente, ma a calarsi perfettamente nell’universo emotivo del poeta, dormendo sul letto di Leopardi e trascorrendo ore ed ore nella biblioteca tanto nota per “lo studio matto e disperatissimo”.
L’interpretazione di Germano solo qualche tempo fa era stata riconosciuta come “straordinaria” dal Sngci, Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani che avevano già incoronato ‘Il giovane favoloso’ come il film dell’anno 2015. Riconoscimenti che si aggiungono ad una carriera già costellata di successi per il giovane e pluripremiato Elio Germano. È nel suo percorso che si rispecchiano e s’inorgoglisce il Molise con il quale l’attore ha uno stretto legame.
È, invece, Margherita Buy la vincitrice del premio ‘Migliore attrice protagonista’ per il film ‘Mia madre’, diretto da Nanni Moretti, mentre il premio più importante nella serata dei David di Donatello, quello per il ‘Miglior Film’, è andato ad ‘Anime Nere’, diretto da Francesco Munzi, divenuta così la pellicola più premiata di questa 59esima edizione dei David.
