Storie di giovani / Dalla passione per la moda al riciclo degli abiti per rispettare l’ambiente. La fashion blogger molisana, Luana Stinziani, alias Lalù, si racconta
CRISTINA SALVATORE
È stata una delle protagoniste dell’evento di moda ‘sostenibile’ tenutosi al Circolo Sannitico di Campobasso alla fine dello scorso mese di novembre, portando in passerella i suoi abiti realizzati esclusivamente con prodotti di riciclo. Si tratta di Luana Stinziani, in arte Lalù, una fashion blogger molisana nata a San Biase, ma residente da anni nella capitale, con una passione spiccata per la moda e la scrittura, attraverso le quali è riuscita ad esprimere la sua creatività e a diffondere messaggi importanti come, ad esempio, l’importanza della raccolta differenziata per il benessere comune e il rispetto dell’ambiente.
Moglie e madre a 360 gradi, come ama definirsi Luana, ha pensato bene di sfruttare il poco tempo libero a sua disposizione creando un blog, in cui potersi raccontare, farsi conoscere dal pubblico, presentare i suoi lavori e riuscire a raggiungere quante più persone possibile.
Luana, o Lalù, da dove nasce questa passione per la moda? “Lalù e il modo in cui abbreviano più spesso il mio nome e così nasce il quaderno di Lalù, il mio blog. La passione per la moda è cresciuta con me, da quando vedevo mia madre tagliare cartamodelli sul tavolo della cucina. Non so cucire però, se non i calzini di mio marito.Mi piace vestire bene, con gusto; vedo in giro persone tutte ‘marcate’ ,che vestono malissimo, e ragazze molto belle che non sanno valorizzarsi e questo mi spiace. Io sono tutt’ altro che una fatalona.”
Nel tuo blog non parli solo di moda ma anche di arte, artigianato e viaggi. La passione per l’arte, nella sua veste di comunicazione/condivisione di vita, è scaturita da particolari esigenze? “Da sempre ho la passione per il bello e per la scrittura, forse anche un pò di egocentrismo: il blog nasce come esigenza di comunicare. La maternità, nonostante l’amore infinito per mio figlio mi ha sconvolto, improvvisamente non avevo più tempo per me, per i miei interessi, così attraverso il web ho cominciato a cercare, a coltivare rapporti o passioni. Non vivendo di quello, non facendo pubblicità sono libera davvero di parlare di ciò che più mi piace. L ‘artigianato è la mia passione. Ho cominciato con quello etnico, per approdare alle migliaia di piccoli artigiani che hanno fatto della loro passione un lavoro.”
I piccoli artigiani restano i custodi preziosi del made in Italy. Tu hai un negozio o una bottega dove esponi i tuoi lavori? “Assolutamente viva il Made in Italia. In questo periodo ho dato vita ad una rubrica ‘Dear Santa, All I want is…’ , e di volta in volta propongo regali di Natale handmade. Mi chiedi se ho un negozio? No non ho mai avuto nessuna velleità in tale senso. Con la sfilata ho risposto ad un piacevole invito da parte della Provincia di Campobasso”.
Parlando della sfilata che ha visto protagonisti i tuoi abiti realizzati esclusivamente con prodotti di riciclo, come ti è venuta in mente questa idea così originale e innovativa? “La cosa che mi ha fatto venire in mente questa idea è stata l’ introduzione della raccolta differenziata. Mia nonna la fa meglio di me che vivo a Roma. Così questa estate con alcune infaticabili amiche lavoratrici come me abbiamo organizzato ‘Riclando’, una sfilata simile a quella proposta la settimana scorsa. Molti i bimbi che spontaneamente hanno voluto partecipare e così, senza saperlo, hanno riflettuto giocando sul senso della lotta allo spreco di materie prime, tra le quali anche il cibo”.
Che tipo di materiale hai usato per creare abiti e oggetti in occasione della sfilata? “In passerella si sono alternati abiti ed accessori di plastica e carta tutti fatti a mano da noi, ed abiti e accessori in tessuti riusati. Un vecchio cappotto è divenuto una giacca con spilla, una tenda un vestito optical , vecchie cravatte si sono trasformate in eleganti cinture. Lavori per i quali ringrazio Caterina di TuttaFusa, che da Forlì ci ha gentilmente donato le sue meraviglie. Far capire al pubblico che basta un po’ di fantasia per ottenere un capo nuovo e alla moda è stato il nostro intento.”
L’arte di Luana è un esempio significativo di come, la creatività possa spesso essere utilizzata in modo divertente ed istruttivo, veicolando messaggi su tematiche di profonda attualità come il riciclo e il rispetto dell’ambiente. Questo modo di fare arte può rappresentare davvero una grande opportunità non solo per il risparmio, diventato una necessità per tutte le famiglie in tempi di forte crisi, ma anche una bella occasione per creare nuovi stimoli e sollecitare la fantasia di ognuno, rispettando l’ambiente e il benessere comune.