PIERPAOLO TANNO
Il fantastico, la conoscenza la consapevolezza, il tutto arricchito con elementi letterari e poesie e battute scherzose hanno determinato un successo di pubblico per la prima edizione di “Campobasso caStellare, le lacrime di San Lorenzo”.
L’iniziativa voluta dalla Provincia e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso (rientrante nel cartellone degli eventi estivi “Serate d’agosto… a Campobasso”), con la collaborazione delle associazioni Cultura Sviluppo & Innovazione, Incas e Incima ha suscitato un enorme interesse ed entusiasmo, tanto che si è andati oltre ogni più rosea aspettativa di partecipazione. Secondo le stime degli organizzatori, infatti, sono state oltre mille le persone hanno puntato il naso all’insù dal Castello Manforte. Questo ha determinato anche un piccolo cambiamento di programma della serata nel momento in cui si è dovuto far spostare il pubblico dall’interno del Castello allo spiazzale antistante per accontentare le persone che hanno raggiunto la cima della collina fino a tarda sera.
Un tema, quello dell’universo, che da sempre ha affascinato i più grandi e i più piccoli. Tanti gli argomenti trattati nel corso della serata dell’Astronomo Dario Mancini, dalla nascita dell’universo dopo il Big Bang alle Perseidi, dalle scoperte di Galileo al telescopio spaziale Hubble. “Le stelle si formano da altre stelle – ha esordito Mancini- che terminano il loro ciclo di vita. Posso affermare che noi siamo figli delle stelle in quanto le trasformazioni delle stelle durante il loro ciclo di vita costruiscono i materiali di cui noi stessi siamo fatti. Questo argomento serve per introdurre il fatto che noi non siamo ciò che siamo solo perchè siamo stati partoriti ma il tutto ha origini profonde e lontane nei tempi ossia ognuno di noi ha circa 6 miliardi di anni e chissà da quale stella ci siamo formati. Questo evento vuole aprire le porte verso l’immensità dell’argomento universo e l’immensità delle capacità della mente umana di immaginare cose grandi e cercare di capire sempre più in profondità la natura e i suoi fenomeni, un’attitudine tutta umana che spinge l’uomo a cercare nell’immensità del cosmo il suo stesso significato”.
Il pubblico è stato poi catturato dalle poesie lette dal professor Giulio de Jorio Frisari e dalla simpatia dell’attore molisano Francesco Vitale che ha coinvolto i partecipanti con domande e sketch.
Presenti alla serata anche le istituzioni che hanno sostenuto l’iniziativa. “Con questo evento – ha dichiarato anche il presidente di Palazzo Magno, Rosario De Matteis – abbiamo voluto condividere con voi la magia del cosmo. Probabilmente imparando a conoscere l’universo e soprattutto il nostro pianeta, saremo in grado anche di rispettarlo maggiormente. La Terra è la nostra vita e spetta solo a noi tutelarla perché difendendola realizzeremo un gesto d’amore per tutto il genere umano”.
L’importanza di tutelare la Terra sottolineata anche dall’assessore alla Cultura di Palazzo San Giorgio, Emma de Capoa, che ha aperto una riflessione sull’attuale situazione del nostro pianeta, sui gravi problemi e rischi provocati dall’errato sfruttamento delle risorse, dagli sprechi e dall’inquinamento.
Al termine dell’evento è stato posizionato un telescopio per osservare la luna e i pianeti e, per i più resistenti che hanno fatto le ore piccole, è stato offerto un bicchiere di spumante per brindare insieme sotto le stelle.
“Campobasso caStellare” da appuntamento al 2017 quando il picco dello sciame meteorico attraverserà di nuovo l’atmosfera terrestre.