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Le tradizioni popolari di Ferrazzano ‘volano’ in Grecia e ad agosto il piccolo paese pronto a ricambiare l’ospitalità

lu_passariellLe tradizioni molisane approdano in Grecia. A esportarle è questa volta il gruppo folkloristico di Ferrazzano ‘Lu Passarielle’, i cui componenti il prossimo 14 febbraio saranno ospiti della città di Volo. All’interno degli appuntamenti del 5° Festival del Folklore, il gruppo molisano prenderà parte alle cinque giornate nelle quali i gruppi folkloristici europei si conosceranno e si esibiranno in un contesto di condivisione e fratellanza. L’ospitalità sarà, poi, ricambiata ad agosto, quando sarà Ferrazzano ad ospitare il gruppo greco, diventando di nuovo centro culturale.

Si tratta di iniziative che tendono a rimarcare l’importanza sociale, culturale e anche politica, delle tradizioni popolari e  del ruolo che esse  hanno avuto nella storia dei popoli che hanno rappresentato, per sottolineare come il passato può trovare spazio nella cultura contemporanea.

Era il lontano 1929 quando il gruppo folkloristico “Lu Passarielle” fece la sua prima apparizione a Ferrazzano. Dopo molti anni di assenza bisognerà però attendere il 2005 per la ricostituzione del gruppo, anche se solo nel 2013, con l’elezione di un nuovo direttivo l’attività del sembra pronta a segnare  una forte discontinuità col passato e acquisire il carattere di un progetto cultural – popolare ben preciso. “La cultura tradizionale e popolare fa parte del patrimonio universale dell’umanità ed è un potente mezzo di riavvicinamento di  popoli diversi  e di gruppi sociali che, possono così affermare la loro identità culturale”, è infatti il pensiero espresso dal presidente Antonio Rocco.

Primo passo è stata l’affiliazione alla F.I.T.P. , Federazione Italiana Tradizioni Popolari e in secondo luogo, la collaborazione attiva con l’amministrazione Comunale e la Pro Loco di Ferrazzano. Il gruppo folkloristico però vuole andare oltre, e ci riesce. Dal 2013 infatti, il Festival del Folklore diventa un appuntamento fondamentale, con collaborazioni importanti, sia a livello regionale che nazionale, come ad esempio il gemellaggio con il gruppo folkloristico “Città di Ostuni”.

La cultura popolare, in quanto espressione culturale, deve essere salvaguardata ed esportata, in un’ottica di libertà in cui ogni popolo, ricordando, tramanda la propria identità. E così, proprio in tali occasioni il passato si fonde col presente e con le mille culture dell’Europa.

Redazione

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