La sfida del gioco online: sicurezza e protezione. L’esempio di ADM
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli offre delle garanzie di trasparenza e sicurezza ai suoi giocatori senza uguali. E soprattutto aiuta a riconoscere l’illegale
Le due parole chiave del futuro di internet sono sicurezza e protezione. Gli ultimi scandali legati agli attacchi hacker a Sigfrido Ranucci, conduttore del programma di Rai 3 ‘Report’, hanno riacceso i riflettori su questioni di tutela della privacy e dell’identità digitale.
Navigare, infatti, non è un’azione neutra. Registrarsi ad un sito, accettare le condizioni, approvare i cookie, scaricare allegati, sono tutti meccanismi semplicissimi nella pratica (basta un semplice click) ma che nascondono rischi e pericoli veramente molto importanti. Nessun settore del web è esente da questo. A maggior ragione quei segmenti che utilizzano denaro, premi e carte di credito. Stiamo parlando soprattutto del gioco d’azzardo, che muove ogni anno tantissimi milioni di euro tra spese e vincite. E che è chiamato, anche oggi, ad un salto di qualità per quanto riguarda la sicurezza.
Fondamentale, in questo senso, è l’azione di ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, (ovvero la vecchia AAMS, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) ente pubblico dotato di personalità giuridica e ampia autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria, che dipende direttamente dal Ministero delle Finanze. La sua attività di controllo va dalla produzione e dalla vendita dei tabacchi, all’accertamento del pagamento delle accise all’interno del nostro sistema doganale, passando per la gestione, accurata e meticolosa, del gioco pubblico italiano. Andando a controllare soprattutto il circuito legale.
È questa la garanzia principale di chi si avvicina al mondo dei casinò online attraverso ADM. Sicurezza, onestà e trasparenza. Solo i bookmakers o le piattaforme online legali possono rispondere ai requisiti richiesti dall’Agenzia, che ha il compito di rilasciare e di verificare le licenze per esercitare il gambling online. I siti che fanno parte di questo circuito rispettano le normi fiscali vigenti in Italia, contribuiscono alle casse erariali dello stato e garantiscono sistemi di controllo e di prevenzione per i giocatori problematici.
Possibilità che sono del tutto assenti nei siti illegali, dove il giocatore rischia frodi, manomissioni e reati di vario tipo. Chi si collega a siti illegali rischiano “l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 51 euro a 516 euro”. A questo proposito ADM ha emanato una blacklist di domini pirata, il cui numero è arrivato a 8.108. L’accesso è stato impedito in attuazione delle disposizioni dell’articolo 1 della Legge Finanziaria del 2006, per contrastare le truffe online legate al gioco d’azzardo. Un dato in calo rispetto al sondaggio del 15 marzo scorso, ma ugualmente preoccupante.
Per questo ci si deve sempre affidare a siti legali, che partecipano al circuito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Per non correre nessun tipo di rischio durante un’esperienza che deve rimanere di gioco, divertimento e passione.
Giuseppe Moffa