Integrazione lavorativa di utenti psichiatrici e diritto al voto delle persone con disabilità intellettive, i buoni esempi del Molise premiati a Torino
“Un progetto con buoni elementi innovativi rispetto al tema dell’integrazione di utenti psichiatrici in ambito lavorativo. Da segnalare la metodologia (concreta ed innovativa) adottata nella realizzazione del progetto e il coinvolgimento di numerose strutture operanti sul territorio”. Questa la motivazione del Comitato scientifico, che ha individuato la cooperativa sociale Laboratorio Aperto tra i cinque vincitori del Premio Persona e Comunità (sezione Solidarietà e servizi socio-sanitari), organizzato dal Centro studi “Cultura e Società” e patrocinato da numerose istituzioni pubbliche, tra cui le Regioni Piemonte e Lombardia. Questa mattina, venerdì 24 febbraio, a Torino si è tenuta la cerimonia di premiazione, alla presenza degli organizzatori del concorso, nonché di rappresentati dell’amministrazione comunale e della Giunta regionale del Piemonte.
A ottenere l’attestato di Buon Esempio per la sezione Apprendimento e formazione è stato poi il Servizio regionale di programmazione rete dei soggetti deboli, dell’integrazione sociosanitaria e della riabilitazione, con un progetto di grande valore civico e sociale, già premiato allo Smau 2016 di Bologna e mirato ad agevolare il diritto al voto e a promuovere un voto consapevole delle persone con disabilità intellettive. “Quote Bianche: anche noi siamo votABILI” la denominazione dell’iniziativa regionale che ha ottenuto il riconoscimento e che è relativa alla creazione di una piattaforma di e-learning gratuita (in cui è presente già una versione base della app dedicata per Android) per organizzare lezioni anche a distanza di educazione civica e diritto pubblico, per tradurre i programmi politici alla comprensibilità secondo le regole di easy reading condivise a livello internazionale. Favoriti inoltre gli accessi dei ragazzi disabili ai consessi istituzionali attraverso la mappa virtuale di tutte le Amministrazioni che decideranno di aprire le loro giunte e i loro consigli ai disabili in qualità di “uditori” con diritto di parola e possibilità di proporre idee da condividere. A Torino il premio è stato ritirato dalla dirigente Alberta De Lisio prima responsabile dell’Area III e oggi a capo del Servizio di integrazione sociosanitaria.
La cooperativa di Campobasso è stata, invece, insignita per “Il Castello dell’integrazione”, progetto elaborato da Francesco Colavita di Laboratorio Aperto, capofila di Incima, il raggruppamento temporaneo di imprese (con Ial, Promosam, Comitato Fare Assieme e Palazzo Mariassunta) che gestisce l’antico maniero simbolo del Comune di Campobasso in partnership con l’amministrazione di Palazzo San Giorgio. L’obiettivo prevalente è quello di realizzare un nuovo modo di fare promozione del Castello attraverso l’integrazione socio-lavorativa di utenti psichiatrici di concerto con il Centro di Salute Mentale del capoluogo molisano e la capacità di promuovere iniziative strettamente legate alla tradizione campobassana.
“Il premio è frutto di un lavoro di squadra importante. Il progetto – spiega Colavita – si è praticamente scritto da solo, nel senso che ho riportato su carta quanto realizzato soprattutto grazie alla dedizione delle ragazze e dei ragazzi che quotidianamente si impegnano per garantire, nel pieno rispetto del loro programma terapeutico, il miglior servizio all’utenza del Castello. Il raggruppamento Incima è un contenitore di civiltà, che ha generato una filiera larghissima in cui la promozione della salute mentale e la lotta allo stigma la fanno da padrona”.
“E’ motivo di grande soddisfazione per noi aver ricevuto questo riconoscimento ma soprattutto aver partecipato ad un’occasione di confronto e di incontro con realtà diverse ma che condividono la stessa mission – il commento del presidente della cooperativa, Patrizia Russo – La grande soddisfazione è anche legata alla possibilità di aver potuto rendere nota una metodologia di lavoro sperimentale le cui evidenze terapeutiche hanno ricadute importanti in termini di qualità di vita dei nostri pazienti”. Insieme ai ragazzi di Laboratorio Aperto anche l’assessore comunale alla Politiche sociali Alessandra Salvatore ha partecipato alla premiazione. “ È un piacere e un onore vedere riconosciute, in un contesto come questo, in cui si mettono a confronto le migliori prassi che nascono dalla sinergia tra PA e Volontariato, l’originalità e l’efficacia inclusiva dell’esperienza avviata da Laboratorio Aperto nel luogo simbolo della città di Campobasso. È l’occasione anche per conoscere altre esperienze progettuali pilota e per farsi ‘contaminare’ da ciò che funziona, nella consapevolezza che abbiamo intelligenze ed energie da cui le altre realtà territoriali hanno desiderio di farsi contagiare”.