GABRIEL RATENI
È stato inaugurato l’anno accademico dell’Università degli Studi del Molise con una cerimonia solenne che ha avuto come tema centrale il futuro delle aree interne, un argomento di crescente rilevanza per il territorio molisano e per l’intero paese. L’evento è iniziato con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte del Conservatorio Statale di Musica “L. Perosi” di Campobasso, suscitando grande emozione e partecipazione tra i presenti.
Ad aprire la serie di interventi è stata il sindaco di Campobasso, Marialuisa Forte, che ha affrontato la questione dell’emorragia demografica che affligge il Molise. Ha evidenziato come scuola e università rappresentino un baluardo fondamentale per contrastare questo fenomeno, affermando che il sistema educativo regionale è un esempio di qualità. Tuttavia, la sindaca ha sottolineato anche le numerose problematiche che permangono, come la carenza di opportunità lavorative, l’invecchiamento della popolazione, le difficoltà sanitarie e l’inadeguatezza delle infrastrutture. “L’Università – ha affermato il sindaco – deve essere il motore trainante per le aree interne, poiché è da queste aule che emergeranno i futuri dirigenti”.
A seguire, è intervenuto il Presidente della Regione, Francesco Roberti, che ha richiamato il ruolo dell’Unimol non solo come istituzione educativa ma come fulcro per lo sviluppo locale, lodando l’università per i progetti intrapresi e per l’impegno costante nel favorire una crescita sostenibile delle aree interne. Roberti ha evidenziato l’importanza di investire in ricerca e innovazione anche in ambito locale, affinché le giovani generazioni trovino stimoli e opportunità senza dover lasciare il territorio.
Il rappresentante degli studenti nel Senato Accademico, Manuel Petrucci, ha poi espresso soddisfazione per il recente aumento delle borse di studio regionali, che ha visto uno stanziamento aggiuntivo di 4 milioni di euro. Ha definito questa decisione un “risultato concreto di una politica regionale attenta e vicina alle esigenze degli studenti”.
Petrucci ha inoltre ricordato l’importanza della salute mentale, tema spesso trascurato ma fondamentale per il benessere degli studenti, particolarmente vulnerabili di fronte alla pressione e alla velocità della società contemporanea.
Giuseppe Centillo, rappresentante del personale tecnico-amministrativo, ha condiviso una riflessione sulle origini dell’Unimol, ricordando come l’università fosse inizialmente concepita come un “super liceo” e come, grazie agli sforzi della governance accademica, abbia raggiunto l’eccellenza di oggi. In un discorso conclusivo dai toni accesi, Centillo ha criticato le politiche del governo centrale, invitando le istituzioni a un maggiore impegno verso le realtà locali.
A fornire un’approfondita analisi è stata la professoressa ordinaria di Diritto del Lavoro, Luisa Corazza, che ha illustrato come la distanza geografica e temporale dalle principali aree metropolitane aggravi le disuguaglianze tra cittadini e alimenti il fenomeno dello spopolamento. Ha inoltre sottolineato come le ricerche sulla condizione delle aree interne dovrebbero originare proprio dalle università che vivono e comprendono direttamente queste realtà, non dalle istituzioni accademiche delle grandi città.
Il Magnifico Rettore, Luca Brunese, ha presentato dati concreti sui successi raggiunti dall’Unimol durante il suo mandato, tra cui una crescita significativa nella rappresentanza femminile, con il 61,8% degli studenti costituito da donne. Ha anche illustrato i risultati positivi dell’indice di sostenibilità dell’università, che è passato dall’80% nel 2018 al 72% nel 2024, testimonianza di una gestione efficace e mirata delle risorse. Brunese ha elogiato la collaborazione della Regione, definendo il presidente Roberti “sempre collaborativo con il rettore per il bene dell’università e dei suoi studenti.”
A chiudere la cerimonia, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha reso omaggio al ruolo unico delle aree interne, descrivendole come “i tasselli più preziosi del mosaico italiano.”
Il Ministro ha sottolineato l’importanza dell’ordine pubblico e dei diritti sociali, illustrando il Progetto Polis, sviluppato con Poste Italiane, che prevede il rilascio di documenti come il passaporto direttamente nei piccoli uffici postali. Piantedosi ha ribadito l’impegno del Ministero dell’Interno nel garantire la sicurezza e l’accessibilità dei servizi per tutti i cittadini, in linea con i principi sanciti dalla Costituzione.
La cerimonia ha concluso una giornata carica di significato per la comunità universitaria, rinnovando l’impegno delle istituzioni a sostegno delle aree interne e dei giovani, risorse fondamentali per il futuro del Molise e dell’intero paese.